Caro direttore,
con il termine di delirio in medicina si intende la alterata capacità critica di giudizio. Ad esempio, il vento fa stormire le fronde e il soggetto interpreta questo rumore come la voce minacciosa di qualcuno. L'oggetto della percezione esiste, ma è interpretato erroneamente. Il delirio è tipico delle malattie psicotiche. Ciò che sta accadendo con il vaccino AstraZeneca è delirante. L'altra sera in tv hanno mostrato una serie di tabelle che illustrano il comportamento dei singoli stati europei. Si va dalla Polonia e Croazia che non hanno messo limiti, ad Austria e Danimarca che lo hanno escluso dalla campagna vaccinale. In mezzo ci sono tutte le possibilità. Le cose strane sono: 1) dato che il vaccino è sempre lo stesso, perché i vari paesi si sono diversificati nei comportamenti? 2) visto che l'agenzia regolatoria europea sui farmaci è una sola, perché ognuno fa quel che vuole? 3) poiché le decisioni dovrebbero essere prese sulla base della letteratura scientifica e poiché tale letteratura è uguale per tutti, da dove origina tale eterogeneità di comportamenti? Sembra che ognuno abbia letto lavori diversi e abbia dati diversi. Non è così. La letteratura scientifica è uguale per tutti e così pure i dati. È l'interpretazione che è diversa e l'interpretazione dipende dalla testa di chi legge i dati. Qui ha origine il delirio in cui ognuno interpreta in base alle proprie paure, emozioni, percezioni. In base a qualsiasi cosa, tranne che su base scientifica.
Ernesto Damiani
Professore di Fisiopatologia generale Università di Padova
Caro lettore,
forse ha ragione lei: siamo vittime di un delirio collettivo che ci impedisce di individuare una linea di comportamento razionale.