Caro direttore,
per quanto riguarda l'elezione diretta da parte del popolo del Presidente della Repubblica, mi chiedo: il Presidente Sergio Mattarella stimato, apprezzato e benvoluto dalla stragrande maggioranza degli italiani, sarebbe mai stato eletto visto che, all'epoca, ai più era uno sconosciuto o quasi?
Lei che ne pensa?
Franco Anzanello
Caro lettore,
né la storia né la politica si fanno con i se e i ma.
Per qualcuno tutto ciò rappresenterebbe uno stravolgimento della Costituzione. Certamente sarebbe un cambiamento profondo, ma che non minerebbe in alcun modo le regole democratiche. Muterebbero gli assetti istituzionali definiti oltre 70 anni fa e andrebbe di conseguenza individuato anche un nuovo bilanciamento dei poteri all'interno dello Stato. Ma anche in questo caso il dibattito non va affrontato ideologicamente: il criterio sulla base di cui decidere la scelta di un sistema o di un altro, deve essere quello dell'efficienza e della rappresentanza. Si deve cioè valutare se un sistema presidenziale risponda più di un sistema parlamentare alle esigenze di una società complessa come la nostra. O se invece sia vero il contrario. Dopodiché sarà sempre bene ricordarsi che ci sono grandi democrazie, come la Francia e gli Stati Uniti, dove il Presidente della Repubblica viene eletto dal popolo e altre, per esempio la Germania, in cui questo non accade.