L'Ordine dei medici dovrebbe intervenire contro chi infanga la categoria

Giovedì 25 Gennaio 2018
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Egregio direttore,
leggo che il professor Pietro Litta, per la richiesta di pagamento di 2mila euro per saltare le liste d'attesa, da ora in poi non fa più parte dell'Azienda ospedaliera. Potrà invece continuare a esercitare nel privato. Ma l'Ordine dei Medici non ha proprio niente da dire? Complimenti!


Mario Ferrarese
Rovigo


Caro lettore,
non ho le competenze né le conoscenze adeguate per soddisfare la sua domanda. La giriamo all'Ordine dei medici. Ammesso che vorrà rispondere. La sensazione, speriamo sbagliata, é che più di qualcuno consideri il lasciapassare da duemila euro chiesto da Litta alla sua paziente per saltare la lista d'attesa, semplicemente una «puttanata», come l'ha benevolmente definita lo stesso, esimio professore una volta scoperto dalla trasmissione televisiva Petrolio. Una espressione che dà la misura della disinvolta leggerezza con cui Litta ha considerato la richiesta di duemila euro. Tanto da far pensare a una pratica non così isolata. Ecco, anche per queste ragioni, sarebbe il caso, aldilà di sanzioni e autorevoli pronunciamenti, di chiarire ad ogni livello che il professor Litta non ha fatto una puttanata, ma si è macchiato di una colpa grave, ha abusato del suo ruolo di medico e ha infangato la sua categoria. Che almeno ne sia consapevole.
    
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