Di fronte alla guerra bisogna invocare e pretendere la pace. Ma basta questo per fermare il disegno imperiale di Putin?

Martedì 19 Aprile 2022
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Caro direttore,
si ritiene logico inviare armi agli ucraini, perché si difendano e ricaccino oltre confine l'invasore russo. Se lo scopo è questo, conseguentemente, qualora le armi non bastassero, si dovrebbe entrare in guerra direttamente per difendere la democrazia non solo dell'Ucraina, ma anche, per evitare un effetto domino, la nostra. Dunque terza guerra mondiale? Il primo ministro britannico Johnson e il presidente degli Usa Biden, in particolare, inviano armi e aiuti economici all'Ucraina. Si può chiedere se, nel contempo, questi due leader si stanno adoperando per proporre un compromesso, magari attraverso una conferenza di pace che stabilisca un nuovo equilibrio geopolitico nel mondo? La Finlandia e la Svezia hanno deciso di entrare nella Nato. Perciò, al di qua del confine russo avremo delle basi militari Nato, al di là del confine scandinavo testate nucleari russe. Quindi, grazie ad una reciproca deterrenza nucleare, ci sentiamo tutti più sicuri?

Cosimo Moretti
Martellago


Caro lettore,
lei pone delle domande ragionevoli e sensate. Ma le chiedo e mi chiedo: quando c'è una guerra per decidere una tregua e siglare un accordo di pace bisogna che almeno i due contendenti siano d'accordo. Ora mi sembra evidente che, nel nostro caso, almeno uno dei due, Putin, di cessare il fuoco e di sedersi a un tavolo per avviare una trattativa seria di pace non ci pensa proprio. Non prima almeno di aver raggiunto risultati sul campo sufficienti a concedergli un adeguato potere contrattuale. Stando così le cose, nel frattempo, cosa dovrebbe fare l'Ucraina? Aspettare di vedere conquistata la sua capitale dai russi, essere annientata o assistere inerme allo sterminio del suo popolo? E noi saggi occidentali ed europei che ruolo dovremmo assumere? Quello di neutrali osservatori della distruzione di un paese e della negazione dell'elementare diritto di un popolo di scegliere chi lo deve governare? Pensiamo che invocare la pace basti a fermare lo zar del Cremlino? Ed inoltre: chi ci garantisce che Putin conquistata l'Ucraina non proseguirà nella sua logica imperiale di conquista di altri paesi? E di fronte a questa prospettiva cosa dobbiamo fare? Invocare una conferenza di pace mentre Putin, del tutto indifferente a questo, cerca di riportare sotto il dominio russo l'Ucraina? Le garantisco: neppure a me piacciono le chiamate alle armi e i toni inutilmente truculenti di Biden e Johnson. Ma faccio fatica a chiudere gli occhi di fronte alle sofferenze del popolo ucraino e alle dichiarate volontà imperiali di Putin. E faccio fatica a rispondere a tante domande.
 

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