Va risarcito chi ha bisogno, non chi urla di più. No ai profitti privatizzati e alle perdite pubbliche

Mercoledì 3 Gennaio 2018
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Caro direttore,
lasciano basiti i distinguo fatti dal sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, in merito alla protesta del pensionato truffato dalle banche per un importo di 114.000 euro. Secondo costui, tali rimostranze sono difficili da supportare, in quanto la vittima dispone di ben altro denaro, frutto di un rimborso assicurativo, seguito ad un grave incidente sul lavoro. Come dire che, se rapinato in casa il proprietario di una lussuosa villa, meno energica debba essere la punizione dei responsabili, rispetto a chi ha subito la stessa sorte, abitando in un modesto alloggio di periferia. Sulla falsariga di un simile moralismo, i responsabili del medesimo reato potrebbero avvalersi di attenuanti di pena, a seconda della scelta operata, relativa alla condizione economica della loro vittima. Di riflesso, deriverebbe così una sorta di giustificazione anche nei confronti delle banche, che hanno lasciato a piedi chi in loro aveva riposto fiducia. Tutto ciò lascia spazio ad una miriade di supposizioni, compresa quella che il nostro, possibile investitore, sia stato messo per tempo sull'avviso da parte di qualcuno, su come evitare il tracollo.

Aldo Martorano


Caro lettore, 
poniamoci una domanda: ha più diritto ad essere risarcito e aiutato chi ha più bisogno o chi urla di più? Tra gli ex soci di Veneto Banca e Popolare di Vicenza ci sono persone che davvero hanno perso tutto o che oggi a causa del crac delle due banche e dell'azzeramento del valore delle azioni, hanno difficoltà a tirare avanti o a proseguire la loro attività. Poiché, al di là di qualche improbabile promessa elettorale, le risorse per risarcire i risparmiatori sono e saranno limitate, la priorità va data a queste persone prima che a chi ha la fortuna di ritrovarsi mezzo milione o più in banca o a chi organizza proteste clamorose. Quanto poi ai 114mila euro che il pensionato rivendica, sarebbe interessante sapere se questa cifra rappresenta quanto ha effettivamente speso per acquistare i titoli Veneto Banca o invece il valore massimo raggiunto dalle azioni. E anche quanti dividendi ha incassato nel corso degli anni. Perché non vorremmo passasse l'idea che le perdite vanno pubblicizzate (cioè pagate da tutti noi) e i profitti privatizzati (cioè incassati dal possessore dei titoli).
Ultimo aggiornamento: 18:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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