Quegli insegnanti che confondono il dovere di educare con quello di indottrinare

Venerdì 28 Settembre 2018
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Egregio Direttore,
la Lega ha denunciato che in una scuola di Bologna è stato assegnato un tema in classe in cui si chiedeva agli alunni di esporre le proprie idee su come come fare per disfarci di Matteo Salvini. Ora, questi pseudoinsegnanti andrebbero licenziati in tronco e spediti ai lavori forzati in Siberia: si limitassero a svolgere il proprio lavoro anziché fare la solita propaganda. Fuori la politica dalla scuola!
Matteo Favaro
Scorzè (Ve)


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Caro lettore,
ci sono insegnanti che confondono il concetto di educare con quello di indottrinare. Il professore di Bologna che ha assegnato ai suoi alunni quel tema in classe appartiene, con tutta probabilità, a questa categoria. Invece di preoccuparsi di fornire ai propri studenti tutti gli elementi necessari per consentire loro di formarsi un autonomo giudizio, alcuni docenti, oggi come ieri, abusano del loro ruolo e trasferiscono ai ragazzi quelle che in realtà sono le loro personali convinzioni. Lei dice: fuori la politica dalla scuola. Da un certo punto di vista ha ragione. Ma licei e istituti non sono torri d'avorio o corpi separati della società. È naturale, e per certi aspetti anche auspicabile, che il dibattito politico-sociale entri nelle aule ma, quando ciò accade, agli insegnanti è richiesto non di distillare e imporre certezze, ma di educare gli studenti a pensare e a scegliere con la loro testa. Saranno poi loro, i ragazzi, a decidere, nel corso della vita, se impegnarsi a seguire o a contrastare un leader politico piuttosto che un altro. Mi permetta però anche un'altra annotazione. Pur nelle opinioni diverse, ogni dibattito, anche il più ruvido, dovrebbe mantenersi entro ambiti di rispetto umano e civile. Comprendo la sua indignazione, ma eviterei comunque di evocare lavori forzati e viaggi punitivi in Siberia. Sono immagini che appartengono a un mondo crudele e tragico in cui disfarsi (appunto...) o eliminare gli avversari politici era pratica comune. È un passato ancora vivo nelle memoria di molti, ma che è stato, per fortuna, sconfitto. E di cui, almeno noi, non proviamo alcuna nostalgia.
Ultimo aggiornamento: 14:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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