Offendere un calciatore o sua madre è da incivili ma gli insulti razzisti sono un'altra cosa. Più grave

Venerdì 12 Aprile 2019
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Stimatissimo direttore,
mi permetto, con molto garbo, di dissentire dalla Sua risposta al giovane tifoso in relazione all'esultanza spaccona di Kean ed alla risposta cafona del pubblico cagliaritano. Per 20 anni ho frequentato i campi di calcio in Italia ed all'estero e mai ho sentito tanta enfasi come quando 100 scimuniti (su 30.000 persone) fischiano o ululano contro un calciatore nero. Eppure ho sentito cori nano di merda (che pure offendono una categoria di bassi per la solo conformazione fisica, così come lo è il colore della pelle), , ho sentito cicciabomba di merda (che pure riguarda una semplice caratteristica fisica di un giocatore con 2/3 kg di troppo), ho sentito cori contro i pelati di merda (che pure offendono chi ahimè ha perso i capelli prima di altri)... Eppure ne abbiamo (non solo io) sentite e ne sentiamo tutti i santi giorni offese schifose contro i bassi, i troppo alti, i grassi e i troppo magri, i poveri e i troppo ricchi, i belli e i troppo brutti, i bianchi e i neri, i cinesi e i peruviani, i Testimoni di Geova ed i buddisti: e qui mi fermo. Vorrei chiarire: non sono razzista. Sono solo intellettualmente onesto e garbatamente antiretorico e profondamente democratico, ma soprattutto non sono assillato dall'idea del razzismo. 

Andrea 
Venezia

Caro lettore,
non dubito della sua onestà intellettuale, ma non posso essere d'accordo con lei. E non perché sono assillato dal razzismo o ossessionato dal politicamente corretto. Semplicemente ritengo che occorra dare il giusto peso alle cose. Insultare una persona per le sue caratteristiche fisiche è un comportamento incivile e sguaiato. Come lo è inveire, nei modi ben noti, contro le madri dei calciatori. Ma, per quanto gravi e sgradevoli, si tratta di insulti che colpiscono una persona. L'insulto razzista colpisce un'intera collettività che viene definita in modo negativo in base al colore della sua pelle. L'insulto razzista non è una semplice ingiuria. È il prodotto di un'idea feroce di superiorità di uomini su altri uomini. Che vengono disprezzati perché di colore diverso. In nome del razzismo si è ucciso e si uccide e milioni di uomini sono stati costretti a vivere in stato di schiavitù. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo, quando sentiamo certi cori. 

    
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