Perché prendersela con gli influencer? Seguirli è una libera scelta, educhiamo invece ai ragazzi ad un uso critico dei social

Sabato 23 Aprile 2022
Perché prendersela con gli influencer? - Foto di cloudlynx da Pixabay

Egregio direttore,
in questi ultimi tempi alcuni soggetti si sono inventati una nuova forma di reddito spesso occupandosi e spettegolando sulla vita del prossimo. Sono gli influencers. I più famosi fanno milioni a palate. Gli altri invece si comportano e si atteggiano come se anche loro guadagnassero grandi cifre... cosa succederebbe di tutti questi se i loro fan prima o poi smettessero di far girare nelle loro tasche guadagni che fatico a riconoscere come ben meritati? Mi dicono che il fenomeno si stia ridimensionando un po'. Forse la pandemia e la guerra stanno contribuendo a far sì che la gente cominci a pensare a cose più importanti nella vita invece del lancio di una nuova borsetta di plastica da 3.000 euro. Chissà...

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Luigi Barbieri


Caro lettore,
ma perché prendersela con gli influncer? Se sono così numerosi e se alcuni hanno anche tanto successo e guadagnano soldi a palate, significa che molti si fanno influenzare da loro.

Orientano cioè le proprie scelte d'acquisto o i propri stili di vita in base ai consigli degli influncer, ai prodotti che loro mostrano o dicono di usare, ai luoghi che frequentano. Tuttavia nessuno obbliga nessuno a seguirli, a guardare i loro blog o i loro twitter, a imitarne i comportamenti. Farlo è una libera scelta. Qualcuno obietterà: ma molti di questi influencer raccontano una vita irreale, esagerata e solo positiva, da cui i problemi sono esclusi. Una falsa visione della realtà che può avere effetti molto negativi soprattutto sui giovanissimi che li seguono. Il problema c'è, sarebbe sbagliato negarlo. E benchè il Covid abbia segnato il declino di molti influencer o costretto tanti altri a reinventarsi e proporsi in un modo del tutto diverso ( basta pensare alla trasformazione della coppia Fedex- Ferragni), non c'è dubbio che le insidie siano numerose, soprattutto per i più giovani. Ma anche in questo caso non possiamo addossare tutte le colpe genericamente agli influncer. A monte c'è anche un problema educativo. È essenziale che i genitori non si chiamino fuori da questo mondo e che abbiano invece conversazioni regolari, aperte e oneste, con i loro figli su ciò che vedono e consumano online. Bisogna educarli a non avere un atteggiamento passivo, ma al contrario a pensare in modo critico a ciò guardano e consumano. Non è facile. Ma bello o brutto che ci appaia, questo è il mondo che ci circonda e in cui ci è dato vivere.

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