Indipendenza e il caso Catalogna: il dovere di ascoltare e dare risposte a un popolo

Martedì 26 Settembre 2017
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Caro Direttore,
nei giorni scorsi sul tema della Catalogna la sua rubrica aveva questo titolo: Catalogna, la questione delle autonomie si risolve con la politica, non con la polizia. Mi permetto di non essere d'accordo con la sua opinione: non si sta parlando di autonomia, ma di indipendenza. Qui è in gioco la legalità dello Stato di Diritto. La legge sul referendum per la consultazione sull'indipendenza della Catalogna è stata dichiarata anticostituzionale. È importante non confondere un referendum anticostituzionale con i referendum per ottenere piú competenze, come nel caso del Veneto o della Lombardia. Se vincesse il SI servirebbe per proclamare subito dopo la Repubblica della Catalogna. Nessuna Costituzione democratica ammette nei suoi articoli la secessione di uno dei suoi territori mediante una dichiarazione unilaterale d' indipendenza. Accetterebbero le Autorità Italiane la dichiarazione d' indipendenza del Veneto?


Paola Lupato
Lido Di Venezia


Cara lettrice, 
conosco bene la differenza tra autonomia e indipendenza e non ho mai paragonato la questione catalana al referendum consultivo che si svolgerà il 22 ottobre prossimo in Lombardia e in Veneto. Si tratta con tutta evidenza di vicende dalla valenza politica assai diversa. Resto però dell'opinione che non si può ridurre a una questione di polizia la domanda di indipendenza che proviene dal popolo catalano. Lei ha ragione quando afferma che il referendum catalano è anticostituzionale. Verissimo. Ma se nella sua grande maggioranza una popolazione non si riconosce più in uno Stato nazionale e avanza una richiesta di indipendenza, il governo centrale non può non tenerne conto e limitarsi a sguainare la spada. È il governo al suo massimo livello che deve provare a trovare risposte al caso Catalogna, non il ministero degli Interni. Come lei ben sa stiamo parlando della regione più avanzata e dinamica della Spagna. Di un territorio che ha una propria secolare cultura e una propria lingua. È chiaro che il governo di Madrid è contrario alla secessione. Ma non può nemmeno chiudere gli occhi di fronte alla realtà di un popolo che la pensa diversamente. E questo, ripeto, è un problema politico non di ordine pubblico.
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