Le inchieste sul Covid non devono trasformarsi in vendette politiche né soddisfare pulsioni emotive

Sabato 4 Marzo 2023

Caro Direttore,
ritengo giusto e doveroso che la Procura di Bergamo abbia aperto un indagine sulle eventuali responsabilità delle autorità politiche e sanitaria per quanto accaduto nel concitato inizio della fase pandemica. Ma ritengo altrettanto doveroso evidenziare il danno apportato alla nostra sicurezza sanitaria ed alle nostre tasche di contribuenti, da parte dei no vax. Questi hanno provocato, oltre ad una ulteriore diffusione del virus, anche un pericoloso ingorgo delle nostre strutture sanitarie. L'ingolfamento degli Ospedali ha determinato tempi di attesa lunghissimi per quei interventi chirurgici programmati, ed ancora oggi, molti cittadini stanno soffrendo per tutto questo.

Aldo Sisto
Mestre


Caro lettore,
lasciamo che la magistratura faccia il suo lavoro, ma non investiamola di ruoli e di compiti che non le sono propri. Personalmente ho molti dubbio sul fatto che sarà possibile individuare e provare un evidente rapporto di causa-effetto tra l'elevato numero di morti per Covid registrato nella fase iniziale della pandemia in provincia di Bergamo e le falle emerse nella catena di comando tra governo Conte e Regione Lombardia. Il fatto che lo stesso Procuratore di Bergamo abbia ammesso che il processo potrebbe essere un po' "vaporoso", conferma che i miei dubbi sono quantomeno giustificati. Sia chiaro: è assai probabile, anzi è pressoché certo, che in Lombardia, in quelle settimane, siano stati commessi, a più livelli, errori o non siano state fatte alcune scelte (l'istituzione della zona rossa in Valle Seriana, ad esempio) che avrebbero potuto frenare il contagio e la diffusione del Covid. Da questo punto di vista anche il confronto con quanto accaduto in Veneto in quello stesso periodo può far sorgere qualche interrogativo. Come tutti ricorderanno a Vo', in provincia di Padova, si registrò il primo morto italiano per Covid. Ma in Veneto la Regione intervenne immediatamente e assunse una serie di severe e inedite misure di intervento, prima fra tutte l'isolamento del paese di Vo'. E i dati ci dicono che in Veneto i tassi di mortalità per Covid, relativi a quel periodo, furono sensibilmente più bassi rispetto a quelli della confinante Lombardia. Ma un conto sono le responsabilità politiche, altra cosa sono quelle penali. Su Bergamo vedremo quali saranno le conclusioni del processo. Occorrerebbe però evitare che, ancora una volta, si usino le inchieste, giudiziarie o parlamentari, per soddisfare pulsioni emotive o per regolare conti politici. L'obiettivo principale dovrebbe essere un altro. Capire, alla luce della drammatica esperienza vissuta e degli errori commessi, come reagire in futuro. Mettendo in atto tutti i correttivi e gli strumenti necessari: protocolli, adeguate riserve di materiali sanitari, linee guida con la chiara identificazione delle responsabilità di intervento. Cioè tutto ciò che serve per fare in modo che se dovesse arrivare (non ce lo auguriamo) un'altra pandemia, non ci trovi impreparati com'è accaduto questa volta.
 

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