Luca Traini è un nazista che merita solo la galera ma criticare le politiche sull'immigrazione non è un reato

Mercoledì 7 Febbraio 2018
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Egregio Direttore,
in questi giorni siamo bombardati da tutti i media dai fatti di Macerata, la cui gravità è fuori discussione. Ma a mio avviso si è persa la vera notizia: la barbara uccisione di una povera ragazza, anzi si è aperta una discussione infinita sul protagonista in quanto ex leghista con passioni fasciste. Certo siamo in campagna elettorale e ogni argomento che porti a sputtanare l’avversario è sempre il ben venuto. Ripeto, i fatti sono gravi ma noto che la politica ed i media dimenticano altri fatti, forse meno cogenti ma a mio avviso altrettanto gravi. Chiarisco il mio pensiero. Guardavo il TG/LA7 delle venti e vedevo un servizio sull’intervento di Mario Draghi all’assemblea di Strasburgo in merito alla situazione finanziaria dell’Europa. Ebbene mentre l’oratore parlava la telecamera puntava sull’assemblea e che vedo? non c’è praticamente nessuno, aula vuota! Se il povero Draghi avesse mandato una semplice e-mail forse avrebbe risparmiato tempo e denaro. Ma se alle assemblee non ci va nessuno, che spendiamo a fare e di questa Europa che ne facciamo? Di questo però nessun commento politico, nessuna notizia, giornali e TV zitti e....buonanotte!


Narciso Rinaldo
Belluno


Caro lettore,
i permetta di lasciar da parte, in questo caso, l’Europa e di concentrarci sui fatti di Macerata.
Il ferimento dei sei immigrati va condannato senza se e senza ma. E’ un atto spaventoso e ingiustificabile e chi l’ha compiuto, quale siano le presunte motivazioni che lo hanno spinto a quel gesto, merita di passare un bel po’ di tempo nelle patrie galere. Ma questo non ci deve far dimenticare che nella stessa città qualche giorno fa è stata uccisa e fatta a pezzi una ragazza e che per questo delitto è accusato un immigrato clandestino dedito allo spaccio di droghe. Non solo. Diciamo anche un’altra cosa: se in Italia esistono altri neo nazisti come Luca Traini vanno messi al più presto in condizione di non nuocere. Ma quanto accaduto non può essere usato come pretesto per mettere il silenziatore alle critiche a una politica dell’immigrazione dissennata e senza strategia. E non ci può far chiudere gli occhi sul malessere che cresce nelle nostre comunità per la presenza di troppi eterni richiedenti asilo e di stranieri senza dimora e lavoro. Leggiamo quello che ha detto il sindaco Pd di Macerata: «Siamo una piccola realtà. Sentivo i miei cittadini lamentarsi: “Non ce la facciamo più, è tornata anche la droga”. E il disagio cresceva, cresceva....». Ecco il compito della politica non è quello di alzare polveroni e polemiche da usare contro gli avversari. Ma di individuare i problemi ed affrontarli. Esattamente il contrario di ciò che abbiamo visto fare in questi giorni.
Ultimo aggiornamento: 15:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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