Alcuni ministri sono chiaramente inadeguati ma chi c'era prima ci ha lasciato in queste condizioni

Domenica 16 Dicembre 2018
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Egregio direttore,
ogni decisione politica di governo implica quasi sempre vantaggi e svantaggi, spesso a seconda delle categorie o fasce sociali interessate. Considerazione banalmente ovvia, si dirà. Vi saranno poi impatti positivi o negativi per l'economia. L'incertezza e la contradditorietà invece sono comunque dannose. Non entro nel già ricco dibattito sul DEF, il PIL, lo spread. Bruxelles, ecc., ma mi limito alla ventilata tassazione sull'auto inquinante.
Non si può dire un giorno che le utilitarie inquinano di più e vanno tassate, il diesel ha fatto il suo tempo, il futuro è l'elettrico, per poi smentirsi affermando che mai le auto di famiglia saranno tassate, e così via. La conseguenza è che il potenziale acquirente di fine anno di utilitarie o diesel, nell'incertezza, aspetta e rinvia l'acquisto. Il mercato entra maggiormente in crisi, compresa tutta la catena della subfornitura, e così i concessionari che oramai hanno margini risibili e guadagnano praticamente solo se raggiungono il volume di acquisti programmato nell'anno. Sembra di avere un governo di improvvisatori, che non ha alcuna idea dell'economia e dell'impresa.


Aldo Mariconda

Caro lettore,
lei ha ragione: l'incertezza non aiuta l'economia e gli annunci dettati dall'emotività o dal pressappochismo piuttosto che da razionali riflessioni, condizionano negativamente le scelte di imprese e famiglie. Purtroppo dobbiamo riconoscere che in questi mesi di situazioni di questo tipo ne abbiamo vissute parecchie. Tuttavia mi consenta una riflessione: anche a me pare che alcuni ministri di questo governo siano impresentabili e brillino più per superficialità e improvvisazione che per capacità e competenze. Ma non è che prima fossimo guidati da ineccepibili e infallibili statisti o da magnifici strateghi della cosa pubblica. Altrimenti non si spiegherebbe come mai il nostro Paese è ridotto nelle condizioni che ben conosciamo. Non è una giustificazione per gli errori e le figuracce rimediate da qualche attuale ministro chiaramente inadeguato al ruolo che ricopre. Ma è sempre bene non dimenticare ciò che ci siamo lasciati alle spalle. 
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