Tamponi gratuiti ai non vaccinati e proteste no pass e no vax: tre risposte pacate (ma chiare)

Giovedì 14 Ottobre 2021

Egregio Direttore,
ieri la prima pagina del nostro giornale riportava:«Tamponi gratis ai portuali- Il ministero dell'interno etc etc...». Dire che il Ministro dell'Interno appaia inadeguato è poco. Dopo non essere riuscita a gestire la manifestazione dei No Vax a Roma, infiltrati da facinorosi ben noti, ora vuole favorire chi non si vaccina perchè minaccia di bloccare i porti. In questi momenti, sinceramente, ho nostalgia di una figura come quella di Margharet Thatcher che seppe gestire situazioni ben più critiche come quella dei minatori Inglesi. Di questo passo, si andrà verso le manifestazioni dei vaccinati. Siamo ormai l'80%, e forse anche di più, stanchi di sopportare i soprusi di una minoranza ignorante e prevaricatrice. Vorrei sapere lei, direttore, che cosa ne pensa?

Antonino Volpi
Rubano (PD) 


Caro lettore,
penso semplicemente tre cose.

La prima: evidentemente c'è qualcosa che non va nel governo se nello stesso giorno in cui il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ribadisce un secco no ai tamponi gratis ai lavoratori non vaccinati, quello degli Interni invia invece ai prefetti una circolare in cui apre ai tamponi gratis per i lavoratori portuali. Vuol dire che c'è perlomeno un deficit di coordinamento e di comunicazione tra i ministri. E su un tema così delicato come quello dell'obbligo di green pass, che sta creando forti tensioni nel nostro sistema produttivo, non è proprio una questione di poco conto: penso che anche il premier Mario Draghi lo abbia ben compreso. La seconda: come ha giustamente notato anche ieri su queste stesse pagine Carlo Nordio, la cosiddetta strategia del contenimento, e non del contrasto, adottata finora dalle forze dell'ordine nei confronti dei settori più facinorosi e violenti del movimento non vax, si è rivelata inefficace e fallimentare. E la plastica dimostrazione l'abbiamo avuta sabato scorso quando un gruppo di estremisti, alcuni dei quali ben noti alle polizie e con l'obbligo di dimora, hanno potuto guidare pressochè indisturbati l'assalto alla sede della Cgil nel centro di Roma. Gestire l'ordine pubblico è materia complessa, ma anche in questo campo c'è una linea di demarcazione chiara : il diritto a protestare e a manifestare è sacrosanto e va difeso in ogni momento, senza discriminazioni di sorta. Ma, allo stesso modo, la violenza deve essere prevenuta, impedita e contrastata con la forza e il rigore che sono necessari. Non mi pare che a Roma sia avvenuto nulla di tutto questo. La terza: il rispetto dei diritti delle minoranze, per quanto rumorose siano, non può trasformarsi nella pretesa delle stesse minoranze di imporre la propria visione dei mondo o della salute a tutti gli altri. Perchè questa non è libertà. È il suo esatto contrario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci