Da una maggioranza "del cambiamento" era lecito attendersi qualcosa in più e qualche show in meno

Domenica 23 Dicembre 2018
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Caro Direttore,
in rete, dopo averlo visto in Tv, ho trovato la lista che il sig. Di Maio ci ha propinato con i suoi Fatto!. Vorrei chiederle cosa ne pensa lei di questa iniziativa che, fra l'altro, non è ancora passata alle camere del Parlamento. In più io non ho memoria che in campagna elettorale oltre ad aver promesso reddito di cittadinanza, pensioni più alte, sbloco della legge Fornero ecc... non ci abbia informato che avrebbe riattivato il blocco dell'indicizzazione delle pensioni sopra i 1520 euro lordi (!) a delle persone che già l'hanno subita negli anni scorsi. Come dire: togliamo ancora a chi non ha voce in capitolo per non incorrere nelle ire dei privilegiati che continuano a beneficiare di privilegi infiniti. Tra le molte cose che potrei ancora elencare mi accontento di dire che c'è la probabilità di chi gira con un mezzo euro 4e non ha i mezzi per cambiarlo o viene penalizzato con delle sanzioni perché inquina o va a piedi. Evviva.
Renato Bessegato


Caro lettore,
come ho già avuto modo di scrivere questa manovra mi lascia su parecchi punti molto perplesso. Anche se non mi sembra peggiore di quelle varate da tanti governi precedenti. Ma da una maggioranza del cambiamento era certamente lecito attendersi qualcosa di più e di diverso. A maggior ragione penso che certe esibizioni, come la sfilata dei ministri grillini sul balcone di Palazzo Chigi o la comparsata in tv di Di Maio in stile Berlusconi, siano inopportune e controproducenti. Purtroppo anche questi gesti danno la sensazione che molti dei componenti dell'attuale maggioranza non abbiano ancora compreso che governare impone sobrietà di comportamenti e consapevolezza del ruolo. Non serve, e comunque non basta, fare i fenomeni in tv o in piazza. Bisogna portare a casa i risultati e fare le riforme. Anche perché gli elettori su questo misurano la politica. Lo hanno fatto con i vecchi partiti e sono pronti a farlo con quelli che oggi siedono nei palazzi del potere. I cicli della politica sono assai più brevi che nel passato. Molti ministri farebbero bene a ricordarselo ogni giorno.
Ultimo aggiornamento: 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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