Io, bravo, ma scaricato dall'azienda per far posto ai più giovani: è giusto?

Venerdì 24 Maggio 2019
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Gentile direttore,
vorrei rendere noto una situazione che ritengo strana in quanto va ad evidenziare le difficoltà che ci sono nel mondo del lavoro in questo momento. La mia esperienza: ho 57 anni, lavoro dal 1981, ho cresciuto 5 figli con un solo stipendio. Ho avuto la fortuna di vedere le mie figlie diplomarsi e trovare lavoro e sposarsi e sto ancora mantenendo 2 ragazzi che studiano. Nel mio percorso professionale degli ultimi tempi, mi è capitato di imbattermi in una azienda di Treviso dove ho lavorato per 2 anni con ottimi risultati, ma che per motivi di dar spazio alla nuova generazione, mi ha scaricato in 2 giorni. Ora, capisco che bisogna dare spazio ai giovani, capisco che l'ambiente favorisce la successione alle generazioni che subentrano, ma io che ho lavorato duro e ho dato tutto ai miei 5 figli (che saranno quelli che pagheranno le nostre pensioni), perché non ho più la possibilità di continuare a lavorare? Ho spedito 200 curriculum, ho fatto 15 colloqui con aziende di qualsiasi dimensione e settore. Sto andando nelle zone industriali a consegnare CV personalmente, mostrando la mia faccia e mettendomi a disposizione a fare qualsiasi lavoro. Ma purtroppo la mia carta di identità fa da scoglio insormontabile. I miei 57 anni precludono qualsiasi tipo di progetto aziendale. Quindi largo ai giovani senza esperienza che corrono e hanno un futuro. E al mio futuro chi ci pensa? Vedo che è argomento poco interessante perché gli over 50 hanno dato quello che dovevano dare e che adesso si arrangino! Io devo lavorare altri 7 anni! Chi mi ascolterà o guarderà il mio curriculum che a detta di molti è importante e fa gola(da venditore porta a porta a formatore di venditori)? È un quesito che mi piacerebbe fosse preso in considerazione, magari come argomento della nuova politica amministrativa dei comuni che va a cambiare in questi giorni. 

Roberto Fincato

Caro lettore, 
un tempo si parlava di ricambio generazionale, oggi è più corretto parlare di conflitto generazionale. Uno scontro tra padri e figli per spartirsi risorse sempre più ridotte e di cui spesso le vittime sono proprio gli over 50. Secondo l'Istat sono circa mezzo milione in Italia gli ultra cinquantenni che sono attivamente alla ricerca di un'occupazione. Tanti, ma non sufficienti per occupare una posizione importante nell'agenda della politica. Nel nostro piccolo proviamo a rimediare e pubblichiamo la sua testimonianza. Sperando che ci sia qualche azienda interessata a sfruttare il suo patrimonio di esperienza e professionalità.
 
Ultimo aggiornamento: 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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