Tra tanti che urlano è meglio cercare di capire

Venerdì 23 Giugno 2017
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Gentile Direttore 
sono un suo lettore ed estimatore. Normalmente apprezzo le sue risposte equilibrate, la sua serietà e professionalità. Però, secondo me, ci sono notizie che andrebbero sottolineate da editoriali di sdegno vibrante: gestione Consip, Agenzia delle Entrate di Venezia... Se la sente?


Maurizio Manaigo
Padova


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Caro lettore,
l'Italia è un paese dove abbondano gli indignati speciali, pronti a dar voce, con tutte le tonalità possibili, ad ogni tipo di sdegno. Direi che bastano e avanzano. E poi: alcune notizie parlano, anzi, urlano da sole.
Per esempio: cosa avremmo mai potuto aggiungere con nostri commenti, all'inchiesta su fisco e tangenti? Che è uno schifo intollerabile? Che quelle tangenti, pagate e incassate, sono un insulto per chi fa il proprio dovere e paga correttamente le tasse? Che servirebbe più severità quando un pubblico funzionario o un ufficiale sono presi con le mani nel sacco? Certo, l'avremmo potuto fare, senza alcun problema.

Ma credo che il nostro principale compito non sia quello di far vibrare i cuori dei lettori, ma quello di aiutarli a capire vicende e fenomeni. C'è già tanta gente che urla e sbraita, che si indigna a comando e che leva al cielo un giorno sì e l'altro pure, il suo vibrante sdegno. Noi cerchiamo di essere un po' diversi. 
Ps. Naturalmente la ringrazio per le sue parole e per la sua stima.
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