Nuove elezioni? Sì, se non c'è alternativa Ma non si può tornare a votare con questa legge

Martedì 8 Maggio 2018
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Egregio Direttore,
stante il perdurare della fase di stallo per la formazione di un nuovo governo, si profilano talune ipotesi che non stanno né in cielo né in terra. a) Un governo di tregua o tecnico, di cui conosciamo le bastonate per gli Italiani che comportano quel tipo di governi. A meno che non si tratti tassativamente di un governicchio con l'unico scopo di formulare una nuova e snella legge elettorale, o migliorare l'attuale perché non succeda come il dopo 4 marzo. Cosa che il Parlamento potrebbe fare anche in questo momento. b) Elezioni a giugno, a luglio o a settembre, vera follia che significherebbe la quasi totalità dell'astensione. Piuttosto si voti a ottobre/novembre comunque lontano da festività che comportino ponti, come successo per le elezioni in Molise e Friuli Venezia Giulia. Inoltre: visto che i seggi elettorali di norma vengono costituiti il sabato pomeriggio, perché non votare anche nelle ore immediatamente successive?


Celeste Balcon 
Belluno


Caro lettore,
a me pare che a non stare né in cielo né in terra sia innanzitutto la legge elettorale con cui si è votato. Siamo probabilmente l'unico Paese dell'Occidente che si è dotato di una riforma del voto che persegue l'instabilità invece della governabilità. E i risultati di questa balzana opera di ingegneria legislativa li stiamo vedendo giorno per giorno. Se dopo oltre due mesi non c'è ancora un governo la ragione principale è questa: il Rosatellum era pensato perché dalle urne non uscisse una maggioranza, ma tanti perdenti o tanti semi-vincitori che avrebbero poi dovuto trovare un accordo tra di loro. Purtroppo i risultati elettorali - ben diversi da quelli che gli ideatori della riforma avevano immaginato , sono stati tali da rendere complicatissima un' intesa di governo. Vedremo sei nei prossimi giorni dal cappello del Presidente della Repubblica uscirà qualche magica soluzione o se in Parlamento si riusciranno a raccogliere i voti necessari per varare un governo. L'alternativa è andare rapidamente a nuove elezioni. Si tratta però di vedere come. Perché votare con questa stessa legge rischia di essere un esercizio sterile e democraticamente insidioso. Dalle urne potrebbero uscire numeri che ci riportano al punto di partenza: l'assenza di una vera maggioranza di governo.
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