Parlare di mafia serve a sconfiggerla: giornali e tv devono raccontare la morte di Riina

Domenica 19 Novembre 2017
14
Egregio Sig. Direttore,
vorrei un suo parere in merito alle numerose ed ossessionanti cronache odierne sul decesso del boss mafioso Totò Riina.
A mio modesto avviso, aver impegnato pagine e pagine di giornali, nonché tutte le edizioni dei telegiornali e varie edizioni speciali è estremamente grave perché spingerà molti emulatori ad imitare il famigerato boss.
Una notizia stringata sarebbe passata quasi inosservata e nessuno (quasi ) e avrebbe più parlato o discusso.
Cosa ne pensa?

Giuliano Dori
Abano Terme  (Pd)


--

 
Caro lettore,
non basta ignorare o fingere di ignorare la realtà per scongiurarne gli effetti negativi.
Soprattutto quando si parla di mafia. Cosa nostra e le alte organizzazioni criminali vorrebbero proprio questo: che non si parlasse di loro, che li si lasciasse agire indisturbati, che non si indagasse troppo su capi, padrini e aspiranti tali. Né quando nascono né quando muoiono.
Non è un caso che la parola mafia abbia fatto il suo ingresso ufficiale in un testo normativo della Repubblica italiana solo nel 1975. Prima si preferiva fingere che non esistesse. Totò Riina è stato uno dei boss più feroci e brutali della mafia siciliana. Ha continuato a gestire gli affari criminali e milionari delle famiglie anche da dietro le sbarre. La sua morte segna una svolta in Cosa Nostra e apre la strada a una guerra per la successione di cui sarà interessante conoscere gli sviluppi e gli esiti.
Se tv e giornali non parlano e non si interrogano di tutto questo, di cosa devono parlare? La mafia è cresciuta e prosperata anche quando la TV non c'era o aveva una diffusione molto limitata e i giornali preferivano occuparsi d'altro. Non saranno certo i servizi giornalistici dedicati alla morte di Riina a contribuire a rinfoltire le fila delle organizzazioni mafiose. Purtroppo quelle crescono e si arricchiscono da sole, senza bisogno di incentivi esterni.
 
Ultimo aggiornamento: 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci