Il vero problema non è trovare i costruttori, ma costruire un futuro per il Paese

Sabato 16 Gennaio 2021
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Caro Direttore,
se alla fine Giuseppe Conte troverà una pattuglia di senatori salva-governo, questi non avranno nulla di diverso dai Razzi e Scilipoti che undici anni fa salvarono Silvio Berlusconi. L'unica differenza sarà il nome, costruttori anziché responsabili. Non avrei mai pensato di vedere i 5Stelle, che invocavano il vincolo di mandato per i parlamentari, ed il Pd che infangò i responsabili tacciandoli praticamente da p..., dare la caccia a quelli che in altri tempi sarebbero stati bollati come voltagabbana e burattini manovrati e comprati. Ma questa vicenda conferma che, nella patria di Machiavelli, una porcheria se fatta dal centrodestra rimane una porcheria, ma la stessa porcheria diventa alta politica se messa in piedi dalla sinistra. Posso dire che sono schifato?
Umberto Baldo
Abano Terme (Pd)


Caro lettore,
può certamente dirlo e in tutta franchezza ha più di qualche ragione per esserlo.

Siamo di fronte a una crisi di governo che la stragrande maggioranza dei cittadini non comprende e segue anche con una certa indifferenza. Come ho già ricordato il trasformismo in politica l'abbiamo inventato noi italiani e continuiamo ad esserne i migliori ed più assidui interpreti. Se Giuseppe Conte riuscirà a formare un nuovo governo sarà il terzo nell'arco di poco più di due anni, ciascuno dei quali con una maggioranza diversa se non opposta. Un piccolo record anche nella travagliata e scoppiettante storia politica nazionale. Ma dietro e oltre questa estenuante partita a scacchi che si sta giocando nei palazzi del potere, tra costruttori, responsabili, aspiranti ministri, ci sono i problemi del Paese. Che non sono mai stati, dal dopoguerra in poi, così seri e così gravi. Questa è il vero nodo della questione. Non gli 11 o 12 senatori transfughi che Conte deve trovare per sopravvivere e guidare un nuovo governo. Il vero interrogativo è se e come il governo che nascerà da questa crisi riuscirà a traghettare il paese oltre la pandemia, se e come riuscirà (finalmente) a darsi un piano per utilizzare i miliardi dell'Europa, se finirà la politica delle mance e dei sussidi. Spero di sbagliarmi, ma personalmente ho qualche perplessità sul fatto che un governo dove al posto dei ministri renziani entrerà qualche novello costruttore, possa fare granché meglio di quello che lo ha preceduto. Soprattutto sono perplesso sul fatto che una maggioranza che continua ad avere come asse portante, almeno sul piano dei numeri parlamentari, un movimento come quello dei 5 stelle che, nell'arco di 3 anni, è riuscito a passare dal vaffa a Mastella, dai gilet gialli francesi a Ursula von der Leyen, possa rilanciare questo Paese.

Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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