Egregio direttore,
voglio dare un saluto alle signorinette che siedono fiere fuori dalle scuole protestando per non poterle frequentare. Cerco di capire le loro ragioni, ma devo dire che non abbiamo bisogno di nuove Grete Thumberg dell'istruzione. Capisco la voglia di parlare, di esserci, di farsi vedere anche in televisione esprimendo concetti tutto sommato scontati. Nell'attuale drammatica situazione, invocare inflessibili diritti alle presenze scolastiche è fuori luogo. L'unico diritto fondamentale che oggi si deve assolutamente rispettare è, deve essere, la salute, senza la quale non c'è vita! La scuola muove oltre 9 milioni di persone, ovvero una massa enorme di potenziali contagi, come ha già evidenziato l'esplosione della pandemia avvenuta nell'arco delle due tre settimane canoniche successive alla riapertura di metà settembre delle scuole. Mi pare inutile che le signorine ci parlino dell'importanza enorme della scuola, lo sappiamo perfettamente e di certo non la contestiamo. Ma il diritto alla scuola in presenza si scontra con il diritto alla vita. Care signorine, se in attesa dei vaccini studierete da casa ancora per un po', non succederà nulla di grave, mentre darete un buon contributo alla salute di tutti.
Piero Zanettin
Padova
Caro lettore,
non sono un fan di Greta Thumberg e penso che riaprire subito le scuole senza prima aver organizzato in modo adeguato il sistema dei trasporti e le presenze in aula sarebbe un grave errore.