Il Covid ha cambiato gli italiani e la domanda politica ciò che il centrodestra non è riuscito a capire

Venerdì 22 Ottobre 2021

Egregio direttore,
nelle recenti elezioni amministrative ha vinto la sinistra, anzi ha stravinto, almeno nelle città più importanti. Alla fine della giostra gli eletti potranno essere anche degli ottimi sindaci, in ogni modo il centro destra che nei sondaggi era dato maggioranza nel paese, con le sue scelte, è riuscito a perdere senza neppure l'onore delle armi. Questa sconfitta ha delle precise responsabilità politiche, mi riferisco oltre alla scelta dei candidati, che per l'amor di Dio saranno pure delle degnissime persone, ma certo non carismatiche politicamente. E che dire poi della scelta di appoggiare il poco più del 10/15 per cento della popolazione contraria alla profilassi contro la pandemia, per non parlare del green pass che per alcuni è stato definito come le leggi razziali dei defunti regimi nazista e fascista: andiamo, pur non essendo d'accordo, non bisogna esagerare. Le ragioni delle minoranze si devono sempre ascoltare, anche per evitare le seguenti manifestazioni violente. Per evitare una strage, in particolare dei più fragili e degli anziani, ci dovevano essere gioco forza delle regole, ma serviva una maggiore chiarezza. Gli elettori italiani moderati e soprattutto non ideologizzati, a fronte della confusione politica del momento, hanno deciso di rifugiarsi nell'assenteismo, la politica dovrà pure pensarci.

Ugo Doci
Mestre


Caro lettore,
credo che alcuni esponenti del centrodestra, ma non solo, non abbiano compreso che, dopo la pandemia, alla politica è richiesta un cambio di passo, maggiore concretezza e serietà.

Meno chiacchiere social, meno ricerca spasmodica del consenso e più attenzione ai fatti e ai numeri. Non è un problema di destra e sinistra. È un'esigenza diffusa e trasversale alla società. Un cambiamento che, per esempio, Mario Draghi, con il suo stile di governo e con le scelte fatte, sembra aver ben colto. Altri pare di no. Hanno continuato a far politica come se nulla fosse successo, come se uno tsunami sanitario chiamato Covid non avesse investito il nostro mondo, modificando le regole del vivere quotidiano, stravolgendo le priorità, imponendo agende del tutto diverse al mondo della politica come a quello dell'economia. Anche le scelte in zona Cesarini di alcuni candidati, non a caso poi sonoramente bocciati dagli elettori, sono figlie di questo atteggiamento. E non sorprende che a pagare il prezzo più elevato, in questo clima, sia stato il centrodestra. Perché il consenso di questo schieramento è più influenzato dal voto di opinione, mentre il centrosinistra può contare quasi ovunque su un voto più sicuro, ideologico e di schieramento. La sensazione è che esista un elettorato potenziale di centro destra che se non è maggioritario nel Paese, è certamente più consistente di quello che il recente test elettorale ha fatto emergere. Quel che sembra mancare è piuttosto un moderno centrodestra in grado di interpretare e intercettare questa domanda politica.

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