Alla classe politica è giusto chiedere gesti di solidarietà ma soprattutto capacità e competenza

Sabato 11 Aprile 2020
Gentile direttore,
vorrei avere la sua idea su una campagna di solidarietà che il popolo italiano sta vivendo in questo momento a causa del maledetto Coronavirus. Sarebbe un segnale stupendo se i nostri politici decidessero all’unanimità di tagliare del 50% il loro corposo compenso mensile? Lei cosa pensa di questa proposta?

Gianni Basso
San Donà di Piave (Ve)

Caro lettore,
chi non potrebbe essere d’accordo se deputati e senatori decidessero di ridursi, per questo periodo, i loro emolumenti? Sarebbe un gesto di solidarietà, un esempio che tutti apprezzerebbero. In queste settimane, del resto, tanti cittadini di ogni categoria sociale hanno partecipato spontaneamente a raccolte di fondi, giusto che anche i rappresentanti del popolo facciamo la loro parte. Oltretutto, considerata la scarsa attività delle Camere delle ultime settimane, sarebbe una decisione giustificata anche dai ridotti impegni parlamentari. Mi lasci però aggiungere una considerazione. Proprio le difficoltà di questi tempi ci hanno fatto capire l’importanza di avere o di non avere una classe politica all’altezza dei propri compiti e delle sfide. L’onestà e il senso di solidarietà sono qualità importanti in ogni persona. Tanto più se questa è chiamata a rappresentare il popolo e a gestire la cosa pubblica. Ma da sole non bastano a rendere un parlamentare o un consigliere un buon politico e un valido servitore delle istituzioni. Servono competenze, capacità e senso del proprio ruolo. Che sono qualità più preziose e rare. Giusto quindi chiedere ai politici un gesto di solidarietà in questo momento. Ma da loro, di fronte a una crisi così grave come quella che stiamo tutti vivendo, dobbiamo innanzitutto chiedere risposte, soluzioni, scelte efficaci. Di questo ci ricorderemo e per questo lasceranno o meno un segno nella vita del Paese e di noi tutti. Se poi vogliono anche fare un bel gesto e destinare a chi è in prima linea nella lotta al virus una parte dei loro stipendi, gliene saremo ulteriormente grati. Ma le priorità sono altre. E su questo dobbiamo misurare la classe politica. Di governo e di opposizione.
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