Non solo guerra, in Cina è di nuovo emergenza Covid: vaccino debole e poche terze dosi, ecco gli errori di Pechino

Venerdì 20 Maggio 2022
In Cina è di nuovo emergenza Covid: vaccino debole e poche terze dosi, ecco gli errori di Pechino

Egregio direttore,
tutti parlano della guerra e lo capisco. Vedo invece scarso interesse attenzione verso ciò che accadendo in Cina con il Covid. Il paese da dove è partita la pandemia è di nuovo alle prese con il virus ed è stato costretto a ripristinare il lockdown per milioni di persone, mentre giunge notizia che le derrate alimentari scarseggiano e le quarantene imposte sono infinite e gestite con il pugno di ferro. Questa recrudescenza del virus proprio nel paese da cui tutto è partito dovrebbe essere un segnale d'allarme anche per noi. Ma non mi pare che a preoccuparsi siano in molti. Forse sbaglio io.


Giuliana Santon


Cara lettrice,
lei non sbaglia a preoccuparsi e a seguire con attenzione ciò che accade in Cina.

Tuttavia il grande paese asiatico sta pagando in questo momento i suoi errori nell'opera di contrasto al Covid. Il primo e più importante errore riguarda il vaccino. Nella battaglia al Covid, anche la Cina ha puntato sulla vaccinazione di massa. Ma usando il vaccino nazionale, in particolare il Coronavac di Sinovac Biotech che come il suo cugino russo, appartiene alla categoria dei vaccini a virus inattivato. L'efficacia di questi vaccini si è rivelata di gran lunga inferiore a quella dei vaccini a mRna prodotti e usati in Usa e in Europa. Un solo dato: un recente studio ha fatto emergere che per gli ultra60enni il rischio di ammalarsi gravemente o di morire causa Covid è tre volte superiore nei soggetti vaccinati con Coronavac rispetto a coloro a cui invece è stato somministrato il vaccino di Pfizer Biontech. A ciò si aggiunge il fatto che in Cina un'esiguità minoranza di cittadini ha fatto la terza dose e questo ha ulteriormente peggiorato il quadro sanitario perché il vaccino cinese si è rivelato ancora più debole rispetto alle varianti del virus e in particolare Omicron. Di fronte a questa situazione l'unica arma che il governo cinese aveva a disposizione era il ricorso a un lockdown severissimo, imposto e fatto rispettare manu militari, applicando regole durissime e forme coercitive possibili solo in uno Stato autoritario e autocratico come la Cina e inimmaginabili in Europa. Insomma la nuova ondata di Covid che ha investito lo sterminato paese asiatico è la conseguenza di un errore nella gestione della campagna vaccinale ( la mancanza della terza dose) ma soprattutto della scarsa efficacia del suo vaccino di Stato. Ovviamente il governo cinese non lo ammetterà mai. Anche perché farlo significherebbe riconoscere anche che nella battaglia contro il Covid, Usa ed Europa con i loro vaccini hanno dimostrato capacità tecnologiche e scientifiche chiaramente superiori. A quelle della Cina e anche a quelle della Russia.

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