Il centrosinistra farebbe un grave errore di strategia impostando la campagna sul pericolo fascista

Venerdì 12 Agosto 2022
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Caro direttore,
in questi giorni sui telegiornali della RAI, sui telegiornali delle TV private, sui talk show ecc. si sta dando ampio spazio alla pagina politica per la campagna elettorale del voto il prossimo 25 settembre. I rappresentanti dei vari schiarimenti si confrontano sui temi economici e sui temi sociali. Per alcuni del centro sinistra tiene banco l'accusa di fascismo nei confronti della Meloni. Non ho mai votato partiti di destra. Ma se non erro il comunismo in cento anni ha fatto cento milioni di morti e in molti paesi dove ha governato ha fatto morire moltissime persone per maltrattamento, per torture, per denutrizione e per malattie. Possibile che in Italia continuino a imperversare tanti fantasmi del passato? La retorica fascista ha fatto la fine che ha fatto, la barca comunista è affondata da sola. In Italia abbiamo avuto il fascismo, ma abbiamo avuto per molti anni il più forte partito comunista dell'Europa occidentale. Il PCI è stato alle elezioni europee del 1984 il primo partito nazionale (33,3 per cento a fronte del 33 per cento della DC).

Mario Morara
Mira


Caro lettore,
lo abbiamo già detto ma vale la pena di ripeterlo considerato il clima iniziale di questa campagna elettorale. Commetterebbe il peggiore degli errori possibili il centrosinistra se impostasse la sua strategia in vista del voto del 25 settembre sul pericolo fascista. Non solo perché non esiste in Italia una maggioranza, neppure relativa, di elettori favorevole o interessata a una prospettiva di questo tipo. Ma perchè in una stagione economico-sociale così delicata e incerta l'offerta politica deve misurarsi sulle cose fare, sulle proposte, sui programmi. Non sulle ideologie, men che meno su quelle che hanno contraddistinto e funestato il Novecento. Forse mi sbaglierò ma i fantasmi che preoccupano molti cittadini più che quelli di un passato tinto di nero sono quelli di un prossimo futuro pesantemente condizionato un'emergenza energetica difficile da sostenere o da una decrescita assai poco felice. Il centrosinistra dovrebbe del resto interrogarsi sulle ragioni che oggi vedono il centrodestra così in vantaggio e Fdi attestarsi come primo partito italiano. Ancora una volta colpa degli elettori? O forse conta anche il fatto che la retorica anti-sovranista e anti-neo fascista, i generici richiami all'agenda Draghi (ma senza Draghi) o i campi larghi privi di solide basi programmatiche non sono risposte adeguate ai bisogni e alla domanda di rinnovamento del Paese e non rappresentano agli occhi di tanti cittadini una valida alternativa al centrodestra?
 

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