Uccidere i lupi non è la soluzione dobbiamo provare a creare un ecosistema in cui ci sia spazio per tutti

Martedì 17 Luglio 2018
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Caro direttore,
mi arrendo! E' evidente che le convinzioni con le quali sono cresciuto e invecchiato, non valgono più e non mi riferisco all' educazione dei figli, alla conoscenza delle moderne tecnologie, alle quali sono refrattario, ma ad un fatto che definirei minore, ma non per questo meno importante. Si tratta della possibile uccisione del lupo, che ha fatto la sua ricomparsa nelle nostre zone. Trento e Bolzano hanno approvato una legge che ne concede l'abbattimento, se si dimostrano pericolosi, ma il Ministro Costa, ha già detto che impugnerà quella legge e il Presidente Zaia, ha già dichiarato che non firmerà analoga legge che 12 consiglieri vogliono presentare e le associazioni ambientaliste, sono già sul piede di guerra. Il risultato pratico, sarà che da noi, durante la stagione venatoria, si potranno abbattere caprioli, camosci, cervi, daini ed altri che mangiano erba e non i lupi che mangiano pecore e vitelli di proprietà di allevatori che ritenevano di aver trovato una buona soluzione anche economica, per sé e le loro famiglie e tutto ciò è troppo complicato per le mie residue capacità intellettive e perciò ho deciso di rassegnarmi a questi nuovi cambiamenti epocali.

Gino De Carli
Soranzen (BL)


Caro lettore,
il lupo è un animale unico e straordinario che rischiava l'estinzione. Proprio per questo, a livello europeo, sono stati avviati programmi di protezione e tutela. Ora che da qualche tempo il lupo è tornato a popolare le nostre montagne, c'è chi chiede la licenza di ucciderlo e addirittura di poter far lo stesso con gli orsi. Non sono un esperto, ma credo che la ricostruzione di un ecosistema che renda di nuovo compatibile la presenza di questi carnivori con quella dell'uomo abbia bisogno di tempi lunghi. E di scelte meditate. Naturalmente sono comprensibili e i timori e gli allarmi degli allevatori. Proprio per questo la regione Veneto ha deciso, sulla base di un accordo sottoscritto con Coldiretti e Associazione allevatori, di risarcirli integralmente per i danni provocati dalle predazioni: nel bilancio regionale del 2018 sono stati stanziati 200 mila euro contro i 137mila spesi a tale scopo nel 2017. A carico dell'ente pubblico sono anche tutte le spese sostenute dagli allevatori per recinti elettrificati e cani da guardiania. Non si stratta di stare dalla parte del lupo o degli allevatori, ma di lavorare per un ambiente in cui ci sia posto e spazio per tutti. Non credo sia impossibile.
Ultimo aggiornamento: 14:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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