I dotti riferimenti di Carlo Nordio per nobilitare una vicenda politica ben poco nobile

Venerdì 16 Agosto 2019
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Caro direttore,
Ho appena terminato di leggere l'analisi che, dell'attuale momento politico, fa Carlo Nordio, con il consueto equilibrio. Il passaggio che mi ha colpito di più è l'arguta osservazione che, lo dico a modo mio, impedire a Salvini di mettersi nei guai andando a governare da solo, è uno stupido assist che la casta antivoto gli fa per sollevarlo dalle sue responsabilità . Il dottor Nordio menziona in successione: Tucidide , Machiavelli , gli Ateniesi, i Meli, Cesare Borgia, il Valentino, il tutto per suffragare con la cultura e la conoscenza le sue tesi. Poi passa a parlare di Di Maio, Renzi , Zingaretti e delle loro inspiegabili contraddizioni . Qui, caro direttore, mi sento di contraddire, simpaticamente, il dottor Nordio. Le contraddizioni dei suddetti signori, e qualcuna anche di Salvini, sono, a mio parere, spiegabilissime. Lei, caro direttore, pensa forse che questi personaggi si abbeverino alle stesse fonti del nostro Carlo Nordio? Sto rileggendo in questi giorni di ferie I Fratelli Karamazov. Quando mi prendo una pausa dalle pagine di questo spaventoso genio e mi metto a leggere dei nostri politici e dei loro penosi giochetti, mi prende una certa tristezza. Poi mi scuoto e dico a me stesso: Fattene una ragione... è L' Italia, bellezza! 

Tiziano Lissandron
Cadoneghe (PD)


Caro lettore, 
eviterei confronti imbarazzanti tra giganti del pensiero e della letteratura come Dostoyevsky e le miserie di questa italica crisi di governo agostana. Per rispondere con una facile battuta alla sua domanda, dovremmo pensare che il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa sia una lettura molto diffusa tra tanti nostri politici. Ma neppure lo scrittore siciliano, reso ancora più popolare dal capolavoro cinematografico di Visconti, credo meriti di essere confuso con le mediocrità di cui dà prova certa politica nostrana. Carlo Nordio ha cercato, anche attraverso dotti riferimenti culturali, di dare nobilità a una vicenda politica che di nobile ha in realtà molto poco e che ci conferma che stiamo vivendo una lunga fase di transizione politica dagli esiti incerti e in cui faticano ad emergere leadership solide e destinate a durare nel tempo. Abbandono invece le acrobazie, i giri di valzer, i disinvolti dietrofront che alimentano una mediocre e surreale commedia all'italiana dal finale tutto da scrivere. Peccato che in gioco, oltre ai destini di qualche leader politico, ci siano gli interessi dei cittadini italiani. 
Buon ferragosto a tutti.
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