Caro direttore,
la dichiarazione-proposito dell'Uefa di voler espellere dalla competizione europea della Champions League, Milan e Juventus per non essersi dissociati dal folle proposito di costituire la SuperLiga antagonista alla organizzazione Uefa, mi da lo spunto per alcune mie considerazioni. Troppi soldi nel gioco del calcio. Si consumano, perpetuandoli, veri e propri abusi economici a scapito della missione umana dello Sport, di educare ad una vita sociale sana e solidale. Debiti impossibili per ripianare, si fa per dire, enormi esposizioni bancarie, le Società sportive aderenti alla Supercoppa, si inventano insani stratagemmi. Dobbiamo impedirlo. Propongo di espellere questi due club, perché non rinnegano l'insano progetto della Supercoppa, quantunque sia milanista dalla nascita, da ogni competizione nazionale ed europea.
Michele Russi
Padova
Caro lettore,
il progetto della SuperLiga è sbagliato nelle premesse, nella modalità e negli obbiettivi.
Ed è stato comunicato nel peggiore dei modi. Con intollerabile arroganza e nessuna considerazione per i tifosi e, spesso, anche per gli stessi dirigenti delle società. Ma se 12 top club hanno pensato a questo torneo non è perché nel calcio girano troppi soldi. Bensì per il motivo esattamente opposto: in questo momento, dopo la bufera Covid e gli stadi vuoti, di soldi ce ne sono troppo pochi. O meglio: ce ne sono molti meno di quanti ne servirebbero, e non solo ai club promotori della SuperLiga, per tenere in piedi il grande circo del pallone. Questo è il punto. Per quanto posso capire, escludo che la SuperLiga possa essere la soluzione a questo enorme problema. Ma bisogna capire che il calcio è un malato che deve essere curato. E la cura non possono essere banalmente le espulsioni dei traditori della SuperLiga o le vendette che qualcuno vorrebbe consumare tra i vertici europei e mondiali del pallone. Serve un ripensamento globale, a cui tutti devono dare il proprio contributo. Altrimenti temo che questo pallone si sgonfierà. Definitivamente.
