Bullismo a scuola, se siamo arrivati a questo punto la colpa è anche di noi adulti

Sabato 21 Aprile 2018
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Caro direttore,
Velletri, Modena, Lucca. Gli episodi di bullismo in classe nei confronti degli insegnanti, sono intollerabili. Si vedono nei video episodi di violenza verbale e fisica sconcertanti. Ragazzi che lanciano cestini della carta contro la professoressa immobile sulla cattedra, terrorizzata davanti all'attacco di ragazzotti che si credono superuomini e sparano raffiche di insulti e frasi offensive e minacciano, come è successo a Velletri di sciogliere la professoressa nell'acido, o a Lucca dove un ragazzo intima al professore di mettersi in ginocchio e di non farlo incazzare e di mettergli sei. Il tutto condito dalle dementi risatine dei compagni che filmano la scena per poi postarla sui social. Siamo alla follia, al delirio. Questa è la vera emergenza italiana. I docenti sono presi di mira dalla furia di piccoli individui già sulla buona strada per diventare dei delinquenti in piena regola. La scuola italiana è il risultato di politiche scellerate che l'hanno ridotto a centro di raccolta di frustrazioni cresciute all'ombra di famiglie disgregate e disperate, segnate dalla crisi e dalla mancanza di lavoro che ha partorito piccoli mostri. Questi episodi sono il sintomo di una società in rapida dissoluzione e sulle sue ceneri ne sta nascendo una violenta ed incurante delle regole, questi episodi sono intollerabili perché segnano una linea di non ritorno, un confine largamente superato, di disprezzo verso lo Stato e chiunque lo rappresenti. Segnano la miseria intellettuale nella quale questi ragazzi sono cresciuti abbandonati a se stessi davanti ad uno schermo che riproduce realtà violente e prive di valori essenziali per una crescita armoniosa, sana e rispettosa degli altri. Servono provvedimenti urgenti. I balletti e le contorsioni della politica che si accinge a formare il governo diventano ancora più disgustosi davanti a questi fatti. Chi governerà dovrà prenderne atto con urgenza e mettere uno stop con forza a questo delirio altrimenti la scuola italiana affogherà nel Mare Magnum dell'indifferenza e ne usciranno individui capaci solo di produrre azioni criminali. È questo che vogliamo?
Mariagrazia Gazzato
Cara lettrice,
analisi spietata ma, almeno in alcuni punti, condivisibile. Mi permetta però di farle una domanda: se siamo arrivati a questo punto, se tanti ragazzi assumono comportamenti violenti e inqualificabili e sono vittime di quella che lei definisce miseria intellettuale, di chi è la colpa? Del destino cinico o baro? O magari della crisi, assurta a responsabile di ogni male e di ogni malefatta? Non voglio essere inutilmente provocatorio. Ma credo che se siamo arrivati a questo punto, è necessaria anche un po' di autocritica da parte di tutti noi, del mondo adulto. Perché questa società non è nata dal nulla, è figlia anche delle nostre scelte. O delle nostre non-scelte. Dobbiamo prenderne consapevolezza. E provare, innanzitutto, a chiederci dove e se abbiamo sbagliato. Costa fatica, lo so. Ma è necessario. Per noi e per chi verrà dopo di noi.
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