A Bruxelles non sono stati scoperti alcuni ladri, ma un pericoloso e rodato sistema di corruzione

Giovedì 15 Dicembre 2022

Caro direttore,
come al solito, noi italiani ci distinguiamo in Europa e nel mondo per la capacita di mostrare le nostre migliori qualità sia nel bene che nel delinquere. Tutti quegli euro in banconote scoperti nell'inchiesta sulle tangenti mi hanno fatto nascere un dubbio e conseguenti domande. Se faccio un prelievo in contante in banca, in Italia, e controllo con attenzione la prima lettera del numero di serie delle banconote erogate, constato che almeno per il 40%, queste portano una S, che sta ad indicare lo stato dell'UE che le ha emesse, in questo caso la Zecca Italiana. Se a prezzolare i sospettati Kaili, Panzieri e compagni sono stati i Qatarioti, dove si sono procurati il denaro contante? E' stato prelevato da qualche banca? E se sì, da quale banca e di che Nazione? E' arrivato direttamente dal Qatar? Sarebbe pertanto interessante scoprire la maggioranza percentuale di quella prima lettera di serie per capire da dove e da chi provengono quei 1.500.00 di euro in contanti in quanto chi compra petrolio o gas, non paga di sicuro in contanti.

Fiorenzo Barattin
Oderzo (Tv)


Caro lettore,
la sua osservazione coglie nel segno. Infatti, secondo quanto riferisce la stampa di Bruxelles, una parte rilevante dei contanti trovati dalla polizia a casa dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri e in quella dell'ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili, oltre che nelle borse che aveva il padre dell'esponente politica ellenica, sono stati emessi proprio in Belgio. Quest'aspetto potrebbe consentire alla Procura progressi importanti nelle indagini. Conoscendo il luogo di emissione delle banconote, si dovrebbe infatti individuare con una certa rapidità la banca in cui sono state prelevate le mazzette, e quindi il conto corrente e l'identità della persona che ha effettuato il prelievo. Tasselli importanti per ricostruire l'origine delle tangenti e comprendere anche chi ha organizzato e gestito questo giro di corruzione. Certamente l'entità delle cifre già finora scoperte ( 1,5 milioni di euro in banconote), il livello di alcuni dei soggetti coinvolti (prima fra tutte la numero due del Parlamento europeo), la ramificazione della corruzione con il coinvolgimento di assistenti parlamentari e di diversi deputati tutti della stessa area politica, trasmettono la sensazione che non siamo di fronte a dilettanti nè a un gruppo di lestofanti che ha approfittato dei Campionati del mondo di calcio e delle preoccupazioni del paese ospitante, per lucrare un po' di soldi facili. Ma di un meccanismo rodato, capace di muovere somme di denaro importanti e forte di solidi contatti ai veri livelli nell'Europarlamento. Insomma un vero e proprio sistema. A delinquere.

      
 

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