Se al posto di Bolsonaro ci fosse stato Maduro qualche contestatore sarebbe sceso in piazza?

Giovedì 4 Novembre 2021
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Egregio direttore,
non le pare che la Sinistra e Anpi si siano dimostrati intolleranti contro il presidente brasiliano Bolsonaro? Squadristi e violentissimi in Prato della Valle i Centri sociali comunisti per impedire a Bolsonaro una visita alla Basilica del Santo. Ma forse agli occhi di costoro che manifestavano contro il presidente Bolsonaro, lui è soprattutto colpevole per avere estradato in Italia l'assassino giudicato tale e terrorista comunista Battisti. Quindi Amazzonia ed altro sono un paravento adottato dai dimostranti contro il presidente Bolsonaro per nascondere le loro vere ragioni di contestazione.


Alberto Stevanin


Caro lettore,
ho già espresso in questa rubrica le mie perplessità sulla scelta di assegnare, particolarmente in questo periodo, al presidente brasiliano Bolsonaro la cittadinanza onoraria di Anguillara.

Lo confermo: ritengo sia stato quantomeno inopportuna. Ma ciò non mi impedisce di non condividere in alcun modo le contestazioni violente a cui abbiamo assistito lunedì né di ritenere che sia accettabile che si metta in discussione il diritto di Bolsonaro, come di chiunque altro, di visitare la Basilica del Santo o qualsiasi altro luogo, sacro e non. Il dissenso è legittimo finché non si trasforma nel tentativo di impedire a qualcun altro di esercitare le sue legittime libertà. Penso anche che molti fra i contestatori di Bolsonaro sarebbero assai più credibili se la loro indignazione democratica non fosse a corrente alternata e si esprimesse sempre con la stessa forza e determinazione. Per esempio se in passato qualcuno di loro fosse anche sceso in piazza per contestare il vergognoso e ripetuto rifiuto dell'allora presidente brasiliano Lula, il predecessore di Bolsonaro, di consegnare il terrorista Cesare Battisti all'Italia. Anzi, mi piacerebbe porre a tanti di coloro che sono scesi in piazza l'altro ieri questa domanda: se al posto di Jair Bolsonaro, eletto comunque dai cittadini brasiliani attraverso libere elezioni, fossero venuti in visita in Veneto o nel Padovano il rais venezuelano Nicolas Maduro o il presidente (nonché capo del partito unico) cubano, Miguel Diaz-Canel, ossia i leader di due regimi anti-democratici, sareste scesi in piazza a rivendicare il rispetto dei diritti umani e delle libertà? Chissà se qualcuno dei contestatori presenti lunedì ad Anguillara o a Padova vorrà rispondere.

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