Balasso, il malinconico tentativo di un comico di talento di apparire un martire. Senza esserlo

Mercoledì 12 Maggio 2021
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Egregio direttore, prima il dibattito sulle affermazioni di Fedez che ha approfittato della sua fama e di un palco per spendersi, senza replica, a favore dei diritti del cosiddetto mondo Lgbt, insomma di gay, transessuali etc. Adesso ci tocca Balasso denunciato per aver diffamato Zaia e sostenuto da altri attori, sempre di sinistra, che gridano alla censura e all'attacco al diritto di espressione. Ma perchè dobbiamo dare tanta importanza a questi signori? In fondo sono uomini di spettacolo e quello fanno: spettacolo. Sempre e comunque
Piero Tavan
Treviso 


Caro lettore, non metterei sullo stesso piano i due casi.

Mi spiego: si può discutere sull'opportunità di Fedez di usare il palco del Primo maggio per un'arringa a favore della legge Zan e per denigrare chi a quella legge si oppone. Si possono criticare aspramente o condividere totalmente le sue opinioni in materia. Lo si può applaudire o fischiare. E ci si può anche chiedere se da quel palco non sarebbe stato più utile spendere invece qualche parola sui tanti morti che avvengono sul lavoro. Ma, piacciano o meno, le parole di Fedez si calano nell'ambito di un dibattito. Affrontano, anche se in un luogo e con toni che molti hanno considerato sbagliati, un tema che divide una parte dell'opinione pubblica. Ma Balasso quali temi divisivi ha sollevato? Che dibattito ha acceso? Su quale delicato argomento è intervenuto? Nulla. È solo malamente inciampato su una fake news: ha diffuso una notizia falsa. Perchè questo, e non altro, è ciò che è successo. Il nostro comico, una notte del 2020, ha infatti preso e rilanciato un post che dava conto di un episodio che, se vero, sarebbe stato quantomeno imbarazzante per Luca Zaia. Il post, come è ormai noto, diceva che da giovane pr, l'attuale governatore veneto avrebbe offerto prostitute al gruppo musicale Pitura Freska dopo un concerto in una discoteca del Trevigiano. Peccato però che non sia vero. Peccato che i Pitura Freska nella discoteca citata non abbiano mai suonato e peccato che quel post sia stato poi ritirato, con tanto di scuse, dal suo stesso autore. Non da Balasso, però, che invece il post lo ha mantenuto sui suoi social e lo ha continuato a diffondere. Per questa ragione il governatore veneto lo ha denunciato, sentendosi diffamato. Che Balasso, ora, invece di ammettere di essere maldestramente scivolato su una volgare buccia di banana, cerchi di atteggiarsi a vittima di censure o di manovre di potere, e che qualcuno pure lo sostenga, suona abbastanza ridicolo, ma fa parte del gioco. Una cosa è però certa: non esiste nessun caso politico intorno a Balasso. Forse c'è solo il malinconico tentativo di un artista di talento, ma da qualche tempo in crisi di creatività, di sfruttare la situazione per ritagliarsi un po' di visibilità in questi tempi difficili. Lasciamoglielo fare. Ma diamo alle cose e alle persone il loro giusto peso. 

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