Nessun dubbio sull'efficacia di AstraZeneca ma sul comportamento dell'Ema ce ne sono molti

Venerdì 9 Aprile 2021
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Egregio direttore,
le faccio una domanda un po' scomoda e personale. Non so se vorrà rispondermi. Ma ci provo. Lei dopo tutto questo caos, queste voci e questi confusi pareri delle autorità sanitarie, il vaccino AstraZeneca se lo farebbe?


Giovanni Pagnin


Caro lettore,
la vicenda AstraZeneca dovrebbe diventare materia di studio nelle università: per insegnare e dimostrare come non si gestisce un vaccino e come non si dovrebbe comportare un ente come l'Ema, l'autorità europea in materia di autorizzazioni dei medicinali.

Ora, a quanto pare, dopo gli ultimi pronunciamenti questo vaccino verrà somministrato solo a chi ha più di 60 anni. Ma fino a qualche settimana fa c'era un limite esattamente opposto: poteva essere inoculato solo a chi aveva meno di 55 anni, poi diventati 65. E' evidente che tutto questo risponde a ragioni scientifiche, a valutazioni successive e a studi. Non lo metto in dubbio come non metto in dubbio l'efficacia del vaccino AstraZeneca. Ma i cittadini che devono essere vaccinati non hanno in massima parte studi di medicina o di biologia alle spalle. Vorrebbero solo capire e avere un'informazione chiara e trasparente. Agli autorevoli studiosi dell'Ema non si chiedono miracoli, ma di adottare una politica di comunicazione che non ricordi il gioco dell'oca ma che fornisca ai cittadini gli elementi per capire. Anche cosa rischiano eventualmente. Ma la confusione e la fuga dalle responsabilità è esattamente ciò che non serve e ciò di cui non c'era e non c'è bisogno. Detto ciò quando sarà il mio turno ovviamente mi vaccinerò e se il vaccino previsto per me sarà AstraZeneca non avrò problema alcuno ad accettarlo. Sempre che nel frattempo l'Ema non cambi nuovamente idea.

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