Risposta a una lettrice che contesta l'8 marzo: «Perché io e le mie amiche non ci siamo mai sentite inferiori ai maschi»

Giovedì 9 Marzo 2023

Caro Direttore,
ieri è stata la festa della donna. Quante parole... Io sono nata durante la seconda guerra mondiale, ho passato la mia giovinezza nel dopo guerra, non mi sono mai sentita inferiore ai maschietti e neppure le mie amiche si sono mai sentite inferiori a loro, anzi... Noi ragazzine eravamo molto meglio, eravamo noi a comandare, se volevamo essere palpeggiate, loro ci palpeggiavano, se non volevamo, loro stavano fermi... Anche a scuola eravamo più brave, sia nel comportamento che nel profitto...ed eravamo sempre noi a passare i compiti ai maschietti. Del resto se Eva non avesse dato la mela ad Adamo, lui sarebbe ancora là, sotto l'albero ad aspettare. Quindi non capisco perché oggi le donne si diano tanto da fare per essere come gli uomini...ma se siamo migliori? Almeno noi, donne del dopoguerra, lo abbiamo sempre capito, come mai le giovani moderne stentano a farlo? Ad ogni modo auguri a tutte...anche agli uomini, poverini...

Giovanna Zanini


Cara lettrice,
posso capire e condividere la sua insofferenza verso i fiumi di parole e la retorica che spesso accompagnano una giornata come l'8 marzo. Ma le faccio alcune domande.
Non pensa che ci sia almeno qualche donna in questo Paese o in altre parti del mondo che sia stata e continui ad essere meno fortunata di lei e delle sue amiche nei rapporti con gli uomini?
Non crede che ci sia qualche donna che, per il solo fatto di essere tale, ha subito e subisce violenze che non ha potuto e non può denunciare e se lo ha fatto o lo fa non viene creduta o considerata?
Non ritiene che ci siano molte donne che fanno o hanno fatto tanta più fatica degli uomini ad emergere nel mondo del lavoro, a veder riconosciute le loro qualità e, quando ci sono riuscite, si sono ritrovate spesso con uno stipendio inferiore a quello dei loro pari grado colleghi maschi? Perché forse molte donne non si danno tanto da fare per essere come gli uomini. Ma per continuare ad essere donne ed avere però il diritto, nella società e nel mondo del lavoro, di essere considerate, valutate e pagate come gli uomini. Non è una differenza di poco conto.
Grazie comunque per gli auguri.
 

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