La risposta all'ansia e alla stanchezza arriva da un altro Paese. La "pandemic fatigue" o stanchezza pandemica «è la sensazione naturale di stanchezza e sfinimento dovuta a uno stato di crisi prolungato e costituisce una reazione, assolutamente naturale, di fronte a una situazione di crisi prolungata. Lo shiatsu, attraverso il "con-tatto" con il corpo può aiutarci a recuperarne la percezione, e re-instaurare anche il contatto con emozioni e pensieri, riattivare la risposta dell'organismo per contattare le risorse al fine di integrare lo stress, migliorare la relazione con gli altri e il rapporto con l'ambiente circostante». Lo sottolineano gli esperti della Federazione italiana Shiatsu insegnanti e operatori (Fisieo), in occasione della decima edizione della Settimana dello Shiatsu, dal 18 al 25 settembre in tutta Italia. «Tutti coloro che lo desiderano avranno la possibilità di provare gratuitamente un trattamento shiatsu con modalità idonee anti-Covid», evidenzia la Federazione. Tra le varie discipline del benessere «lo Shiatsu è il rimedio antistress preferito dagli italiani - avverte la Fisieo - Circa 6 milioni di italiani beneficiano di trattamenti manuali, di questi quasi un milione e mezzo hanno provato lo Shiatsu e circa 600 mila ne fanno uso abitualmente».
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Lo Shiatsu «integra in modo naturale i saperi dell'antica filosofia orientale con le più attuali visioni scientifiche (esempio, la psiconeuroendocrino immunologia), e aiuta a sostenere il cambiamento che ognuno di noi è chiamato ad affrontare in quanto "sistema vivente", in continua relazione col proprio ambiente, da vari punti di vista: fisico, emotivo, psichico e immunologico - ricorda la Federazione - Si basa sul senso del tatto, si differenzia dalle tante pratiche a mediazione corporea per l'utilizzo della pressione e delle sue modalità di applicazione, è un'arte per la salute con stili e percorsi culturali specifici che la caratterizzano e la differenziano».