Cambiano religione, padre nega anche i soldi per i libri di scuola

Mercoledì 6 Maggio 2020 di Tito Di Persio
Cambiano religione, padre nega anche i soldi per i libri di scuola
Diventa Testimone di Geova e il marito, che per 12 anni l'avrebbe maltrattata e umiliata,  diventa un vero e proprio persecutore con botte, offese e restizioni economiche tanto da negare i soldi per libri di scuola e i vestiti per i figli o qualsiasi spesa per le cura personale della moglie come il parrucchiere. 

L'uomo è stato allotanato dall’abitazione con il divieto di avvicinamento ai familiari. È questi il provvedimento emesso dal gip del tribunale di Teramo, Marco Procaccini, nei confronti di un uomo di 51 anni, campano di origini, ma residente a Roseto degli Abruzzi. Il provvedimento è stato eseguito ieri sera, dagli agenti del commissariato di Atri.

La  vicenda si aggrava nei giorni scorsi, quando i poliziotti della volante, allertati dalla moglie, sono intervenuti in un’abitazione a Roseto, per una lite familiare.  Il padre aveva colpito con un pugno al volto il figlio 17enne, dopo che era intervenuto per difendere la sorella ventenne. Nel corso del racconto dei familiari i poliziotti avevano modo di ricostruire i 12 anni di maltrattamenti subiti dalla moglie e dai figli del 51 enne sin da quando vivevano in Campania, ove l’uomo aveva dimostrato una personalità fortemente irascibile e violenta, che si era acuita nel corso nel tempo fino a sfociare nell’ultimo episodio.

Stando al racconto degli agenti, un vero padre padrone, che pur se economicamente agiato, perché imprenditore di successo, faceva vivere i sui famigliari in restrizioni economiche. La moglie era costretta a chiedere soldi, così da indebitarsi con amici e parenti per acquistare i libri di scuola ai figli, entrambi studenti o per comperare l’abbigliamento. Non è tutto, a peggiorare ancora di più le cose in casa la scelta della moglie e figlia, da poco maggiorenne, di cambiare religione: erano diventate Testimoni di Geova e questo aveva reso l'uomo ancora più aggressivo. Nonostante le precarie condizioni fisiche dell’uomo, a causa di un serio problema di salute avuto qualche mese fa, riusciva ancora ad incutere il terrore nella sua famiglia, tanto che sfinita dagli atteggiamenti aggressivi el 51 enne, la donna si era decisa finalmente a denunciare il tutto agli agenti del Commissariato di Atri, anche e soprattutto al fine di proteggere i figli, di cui uno ancora minore.

L’attività di indagine, coordinata dal pm Erica Medori,  ha preso in esame testimonianze di parenti e vicini di casa e si è conclusa in vreve tempo con l’emissione della misura cautelare da parte del gip di allontanamento dalla casa dell’uomo e divieto di avvicinamento per una distanza di 500 metri dalla donna e dai figli.
Ultimo aggiornamento: 11:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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