Rapina con mascherina, il ladro fa ricorso: «Rispetto la legge, è obbligatoria». Ma per la Cassazione «c'è l'aggravante»

Il rapinatore si era rivolto alla Suprema Corte

Mercoledì 19 Gennaio 2022
Rapina con mascherina, per la Cassazione «c'è aggravante anche se è obbligatoria». Respinto il ricorso del ladro

Il reato di rapina è aggravato se il ladro indossa la mascherina, anche se questa è un presidio sanitario obbligatorio. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso di un uomo condannato in primo e secondo grado per rapina.

Il ladro e la mascherina obbligatoria

Il rapinatore si era rivolto alla Suprema Corte sostenendo che l'aggravante applicato dal giudice per "travisamento del volto" non fosse lecito, in quanto  al momento del furto la mascherina era obbligatoria per le norme anti-Covid. In pratica, secondo il condannato il rispetto della normativa non dovrebbe costituire un aggravante del delitto di rapina. 

I giudici: «resta l'aggravante del camuffamento del volto» 

Ma i giudici della II sezione penale della Corte di Cassazione hanno dato torto al rapinatore con la sentenza n. 1712 depositata il 17 gennaio 2022.

Per la Corte, il camuffamento del volto per aver indossato la mascherina è comunque collegato alla commissione del delitto e quindi necessario a rendere difficoltoso il riconoscimento dell'autore. La situazione eccezionale del reato esclude che l'utilizzo della mascherina possa essere considerata una condotta di adempimento del dovere, ma sia invece finalizzata al compimento del reato. 

 

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