Alimentazione, la pasta non ingrassa e contribuisce a silhouette più sana

Lunedì 4 Luglio 2016
Alimentazione, la pasta non ingrassa e contribuisce a silhouette più sana
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Dietro front sulla pasta, non farebbe ingrassare.
Anzi, le persone che la consumano con regolarità e moderazione (in media ca 50 grammi di pasta al dì, o il 10% delle calorie giornaliere totali) tendono a essere più in forma e più «magre» di chi, invece, ne limita i consumi. È quanto suggerisce uno studio condotto presso il Dipartimento di Epidemiologia dell'IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia), sfruttando i dati di due ampi progetti di ricerca - Moli-sani e INHES (Italian Nutrition & HEalth Survey). Pubblicata sulla rivista Nutrition and Diabetes, la ricerca ha preso in esame oltre 23.000 persone, inserite nei due studi, ed è stata in parte finanziata da Barilla Spa. Gli esperti hanno analizzato le «misure» corporee dei partecipanti, peso, altezza, indice di massa corporea (IMC - che è il rapporto tra peso e altezza moltiplicata per se stessa e si usa per misurare se una persona è sovrappeso o obesa), girovita, rapporto vita/fianchi etc. Le abitudini alimentari di ciascuno sono state studiate nel dettaglio. È emerso che il consumo di pasta non si associa a un maggiore peso corporeo: mangiarla (sempre senza esagerare), al contrario si associa a un IMC più basso, minore circonferenza addominale e miglior rapporto vita-fianchi. «Molte persone oggi bandiscono la pasta dalla tavola, andandola però poi a sostituire con cibi meno salutari (ad esempio carni rosse in eccesso) - spiega Licia Iacoviello del Neuromed -. È senz'altro meglio, conclude, restare fedeli alla dieta mediterranea, con consumi moderati di tutti i suoi elementi, la pasta in primis».
Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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