Cambiano le abitudini sul cibo. Più di un italiano su due (55%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell'ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza. È quanto emerge dai risultati di un sondaggio condotto sul sito www.coldiretti.it in occasione dell'Overshoot Day che a livello globale ricorre il 29 luglio mentre in Italia è scattato già il 13 maggio. «Si tratta - spiega la Coldiretti - del momento in cui si esauriscono le risorse naturali come quelle alimentari ed energetiche disponibili per quest'anno e si comincia a sfruttare quelle del 2022».
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«Nonostante la situazione preoccupante per lo stile di vita degli italiani dal punto di vista dell'efficienza energetica, dello sviluppo urbanistico, dello sfruttamento delle risorse da parte della popolazione, si registrano - sottolinea Coldiretti - dati incoraggianti sul piano della riduzione dello spreco alimentare, spinta anche dall'emergenza Covid.
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«La pandemia ha impresso una vera e propria svolta green nei comportamenti degli italiani a tavola, spinta dal fatto che le misure anti contagio - sostiene la Coldiretti - portano la gente a stare di più a casa con il recupero di riti domestici come il cucinare che diventa oltre che necessità quotidiana anche un momento di aggregazione familiare più sicura». Il risultato è anche un più efficiente utilizzo del cibo che si traduce in una maggiore attenzione agli sprechi. «Nonostante ciò il problema resta però rilevante con gli sprechi domestici che ammontano ancora a circa 27 kg per persona all'anno e tra gli alimenti più colpiti - conclude la Coldiretti - svettano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi».