Ora solare 2020, lancette indietro nella notte fra sabato e domenica: si dormirà un'ora in più

Giovedì 22 Ottobre 2020
Ora solare 2020, lancette indietro nella notte fra sabato e domenica: si dormirà un'ora in più

Ora solare 2020, nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre le lancette dell'orologio verranno spostate un'ora indietro, dalle 3 alle 2. In questo modo guadagneremo un’ora di sonno, ma perderemo un’ora di luce al pomeriggio (che guadagneremo, invece, la mattina).

L’ora solare resterà attiva fino all'ultimo weekend del mese di marzo, fra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021.

In sette mesi risparmiati 66 milioni di euro

In questo periodo di ora legale l'Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro. I dati sono rilevati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Impatti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, con 205 mila tonnellate in meno di CO2 immesse in atmosfera.

Il risparmio economico è calcolato considerando il fatto che quest'anno, nel periodo di ora legale, il costo del kilowattora medio per il cliente domestico tipo in tutela (secondo i dati dell'ARERA) è stato di circa 16,5 centesimi di euro al lordo delle imposte. Dal 2004 al 2020, secondo l'analisi di Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all' ora legale è stato complessivamente di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro. L' ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 28 marzo 2021.

Nei mesi di aprile e ottobre, spiega ancora Terna, si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica (sebbene in aprile questo sia stato inferiore rispetto ai valori medi degli scorsi anni per effetto della contrazione dei consumi legati all'emergenza covid-19). Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più «corte» in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell'intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un'ora, quindi, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe, l'effetto «ritardo» nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità

Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 13:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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