Omeopatia, solo effetto placebo? Medici contro, 7 milioni la usano

Sabato 19 Maggio 2018
Foto di repertorio
13
Guerra all'omeopatia e indirettamente alle medicine alternative e complementari.  In Italia la prescrivono i medici, qualche Asl la rimborsa, ma giorni fa la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) ha dedicato all'omeopatia una scheda su "Dottoremaèveroche.it", un sito che si prefigge di smascherare le fake news sulla salute. «Sebbene vi siano pubblicazioni di vari studi, allo stato attuale non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica», si legge nella scheda preparata dal medico Salvo Di Grazia. «Infatti - prosegue - diversi studi condotti con una metodologia rigorosa hanno evidenziato che nessuna patologia ottiene miglioramenti o guarigioni grazie ai rimedi omeopatici. Nella migliore delle ipotesi gli effetti sono simili a quelli che si ottengono con un placebo (una sostanza inerte)». Di Grazia precisa che «l'effetto placebo è conosciuto da tempo, ha una base neurofisiologica nota e funziona anche su animali e bambini, ma il suo uso in terapia è eticamente discutibile e oggetto di dibattito. L'uso dell'omeopatia è un'abitudine molto limitata e in continua diminuzione, rappresenta infatti meno dell'1% dei prodotti venduti in farmacia in Italia».

MEDICI CONTRO MEDICI. 
«Assoluto dissenso» è la replica arrivata rapida dalle società scientifiche italiane che si occupano di medicina non convenzionale e complementare in cui in soldoni si sostiene che quella dei colleghi è una sorta di fake news.  Nella nota osservano che «fin dal 2002 l'omeopatia è definita "atto medico" dalla stessa Federazione nazionale degli Ordini dei medici». A firmare la nota sono nove associazioni e società scientifiche: Amiot, Apo, Coii, Fiamo, Luimo, Omeomefar, Siomi, Smb, Siov. «Peraltro - precisano i medici omeopati - la pagina è stata redatta da sedicenti esperti che in realtà non hanno alcuna esperienza in medicine complementari, come si evince anche dalla bibliografia di riferimento, risibile».
In aggiunta, sottolineano che questo sistema di salute è
«adottato con soddisfazione da 7 milioni di italiani e da decine di milioni di europei».  Le società scientifiche del settore rincarano la dose: «Non è affatto vero che non esistono prove scientifiche di efficacia a sostegno dell' omeopatia: gli studi rintracciabili sulla banca dati medica PubMed che ne dimostrano la maggior efficacia rispetto al placebo sono pubblicati in numero significativo anche su riviste scientifiche a medio e alto impatto, tanto che anche la prestigiosa Cohrane Collaboration dedica un sito specifico dedicato a queste discipline».

BANCA DATI.  Per coincidenza, proprio negli stessi giorni della diffusione della scheda da parte della Fnomceo è diventata online la prima banca dati italiana che raccoglie la ricerca scientifica dedicata all'omeopatia. L'iniziativa, sostenuta dalla Federazione italiana associazioni e medici omeopati (Fiamo), prevede la creazione e la messa on line di una banca dati (http://databaseomeopatia.alfatechint.com/) pubblica e accessibile a tutti. Un lavoro nato con l'obiettivo di rendere più facilmente accessibile la consultazione delle ricerche più importanti in materia. Nel data base - spiega una nota Fiamo - sono, infatti, raccolti 1087 studi e revisioni su medicinali omeopatici pubblicati e indicizzati dal 1949 a oggi e afferenti all'intera letteratura medico scientifica a prescindere dall'esito.
 
Ultimo aggiornamento: 21:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci