E' bufera su Nicole Kidman per la campagna per la compagnia aerea Etihad.
L'attrice australiana, dal 2006 ambasciatrice di buona volontà per le Nazioni Unite, è da qualche mese la nuova testimonial della compagnia degli Emirati Arabi: il che, però, le ha attirato più critiche che altro.
Secondo l’APFA (Association of Professional Flight Attendants), sindacato americano che rappresenta 25mila mila assistenti di volo, la campagna sarebbe incoerente con il ruolo di ambasciatrice Onu per le donne. La politica della compagnia aerea nei confronti delle dipendenti donne, infatti, è nel mirino da anni.
In particolare, ha fatto sapere l'APFA, Etihad «è accusata di licenziare le impiegate donne perché incinte e obbliga alcune sue dipendenti a vivere confinate in specifici edifici». La compagnia intanto smentisce le accuse. Nicole Kidman, invece, si trincera dietro un sonoro "no comment".
Ultimo aggiornamento: 16:30
L'attrice australiana, dal 2006 ambasciatrice di buona volontà per le Nazioni Unite, è da qualche mese la nuova testimonial della compagnia degli Emirati Arabi: il che, però, le ha attirato più critiche che altro.
Secondo l’APFA (Association of Professional Flight Attendants), sindacato americano che rappresenta 25mila mila assistenti di volo, la campagna sarebbe incoerente con il ruolo di ambasciatrice Onu per le donne. La politica della compagnia aerea nei confronti delle dipendenti donne, infatti, è nel mirino da anni.
In particolare, ha fatto sapere l'APFA, Etihad «è accusata di licenziare le impiegate donne perché incinte e obbliga alcune sue dipendenti a vivere confinate in specifici edifici». La compagnia intanto smentisce le accuse. Nicole Kidman, invece, si trincera dietro un sonoro "no comment".
