Nasce il primo organo al mondo con canne fatte di pietra. A firmare questo innovativo strumento musicale è l’azienda Pinchi nata a Foligno

Giovedì 30 Dicembre 2021 di Giovanni Camirri
Claudio Pinchi

FOLIGNO - Si preparano a far suonare anche la pietra.

Detta così può sembrare una cosa assurda ma quando c’è di mezzo un’azienda del Calibro della “Organi Pinchi” anche ciò che appare impossibile diventa reale e lo diventa per la prima volta a livello mondiale. A spiegare di cosa si tratta è il patron Claudio Pinchi.

La pietra, quindi, può suonare?

“Siamo parte di un progetto che prenderà forma a Melpignano in Puglia ed avrà come scenario naturale la cava di Cursi. Partendo, quindi, dalla pietra, nell’ambito di un progetto articolato e davvero bello di riqualificazione del sito, andremo a realizzare un organo composto da una consolle e da canne, ed è qui la novità assoluta, realizzate in pietra leccese”.

Come nasce questo progetto?

“Tutto parte dalla proprietà dell’area, i fratelli Pitardi Cavamonti che hanno voluto dar seguito ad una rivalutazione e riqualificazione di quella importante area trasformandola, grazie all’intervento dell’architetto Mauro Sàito in qualcosa che non c’era e che non s’è mai visto”

E la musica come si colloca?

“Il progetto complessivo è molto articolato e punta sul rilancio complessivo, in particolare dal punto di vista turistico e culturale di tutta quella bella e vasta realtà pugliese. Si è pensato ad un museo della pietra e a molto altro inserendo in questo contesto, inserendolo nell’ambito di una torre alta 35 metri, ad un organo che avrà la consolle su una delle terrazzature della torre stessa e le canne realizzate in pietra leccese”.

Una prima assoluta a livello mondiale

“Certo, perché uno strumento così, appunto con le canne in pietra, non esiste e noi lo realizzeremo andando a completare i diversi iter già da nuovo anno con una previsione di completamento entro il 2023”

È una sfida importante e un traguardo avveniristico

“Partiamo dalla nostra esperienza e professionalità, riconosciuta a livello nazionale e internazionale che prosegue da 91 anni, dal quel 1930 anno in cui Libero Rino Pinchi fondò la Fabbrica Artigiana di Organi Pinchi. E poi c’è anche un pizzico della nostra sana pazza genialità che ci porta ad affrontare tutte le sfide”

Questo avveniristico organo con canne in pietra, che strumento sarà?

“Sicuramente sarà uno strumento del tutto innovativo tanto per le sue componenti quanto perché, oltre ad eseguire musica, si potranno creare composizioni specifiche per questo organo. Non mettiamo limiti a nulla. Basti pensare che il contesto dove sarà realizzato è di fatto una cavea dove sarà davvero interessante ascoltare musica generata da canne di pietra in uno scenario che è di pietra”.

Da tre generazioni realizzate organi, quale ritiene essere quello più prezioso?

“Posso dire che la nostra azienda tra organi costruiti, e sono la maggioranza, e restaurati in questi anni di lunga attività ha sicuramente superato quota 600 strumenti. Tra questi, parlando di preziosità, mi piace ricordare l’organo dell’Aula Liturgica San Pio in San Giovanni Rotondo progettato insieme a Renzo Piano e costruito in oltre due anni di lavoro ed inaugurato nel 2005”

Per comprende l’alta professionalità della Organi Pinchi vale tornare sulla chiesa di San Pio da Pietrelcina dove si trova il colossale organo Pinchi Opus 415, il più grande a trazione meccanina d’Europa. Lo strumento a quattro manuali di 61 note Do-do e pedale di 32 note Do-sol, con trasmissione meccanica “sospesa” per il I -II-III-IV manuale e trasmissione meccanica “a leva” per il pedale. La trasmissione dei registri a pomello avviene invece con comando elettrico. Cassa e prospetto sono in rovere di slavonia, mentre è stato utilizzato il legno d’abete per le casse interne. Le tastiere sono ricoperte in osso ed ebano, i comandi dei registri sono in ebano tornito con inserti in avorio di mammuth. Il numero totale delle canne è di 5.814.

Ultimo aggiornamento: 19:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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