Il trapper (con precedenti) e lo sfregio alla volante: «Maresciallo venga, abbiamo finito la droga»

Domenica 21 Aprile 2019 di Marco Pasqua
Il trapper (con precedenti) e lo sfregio alla volante: «Maresciallo venga, abbiamo finito la droga»

«Per una volta sono seduto davanti». Scherza, ma neanche troppo, il trapper italo-rumeno che, sui social, (si) vanta di avere un arresto alle spalle e, adesso, può provare l'ebbrezza di guidare una volante della polizia. Non da arrestato, ma da poliziotto, per la gioia di quanti sono abituati alle sue imprese strafottenti ad uso e consumo dei social. Lui si fa chiamare Og Eastbull (dove OG indica, in rumeno, i delinquenti, come ha spiegato lui stesso a proposito della genesi il suo nick), il vero nome è Alfred Hodor, e sui suoi canali social esibisce sempre look e modi da trapper, tra lo strafottente e il fuorilegge (almeno a leggere i testi delle sue canzoni). Ieri quasi non è riuscito a credere ai suoi occhi, quando, per girare il suo nuovo video Posto di blocco, gli è stata donata una volante della polizia.
 


«Oggi sono io la legge», dice convinto mentre si siede al posto dell'autista, riprendendosi con il cellulare e pubblicando il tutto sul suo canale Instagram (con oltre 120mila follower: tra questi moltissimi under 20). Accanto a lui c'è un altro trapper, protagonista del video, girato a Tor Vergata e per il quale sono stati chiamati a raccolta i fan del duo, proprio attraverso Instagram. Og sa che quest'occasione è unica e, così, gioca anche con la radiolina che gli è stata fornita: «Maresciallo abbiamo finito la droga: è un casino», scherza, facendo implicitamente riferimento ai suoi trascorsi.

IL PRECEDENTE DEI ROM
L'episodio ricorda quello del febbraio 2015, quando un rom venne ripreso mentre scorrazzava a bordo di una volante della polizia, nel campo della Massimina. La Questura, in quell'occasione, ricostruì la vicenda e accertò che anche in quel caso si trattava di una macchina usata da una produzione televisiva. Ma San Vitale, comunque, si mosse per tutelare la sua immagine. Anche in questo caso, la macchina, quasi certamente, proviene da un'azienda che le affitta in occasione di produzioni cine-televisive: ma il suo utilizzo, fanno notare appartenenti alle forze dell'ordine, deve sempre avvenire senza offendere il decoro dell'istituzione alla quale si richiamano e in contesti che non ne ledano l'immagine.
Marco Pasqua

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Ultimo aggiornamento: 18:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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