Londra, donne vietate al prestigioso Garrick club: imprenditrice fa causa

Mercoledì 9 Settembre 2020 di Cristina Marconi
Londra, donne vietate al prestigioso Garrick club: imprenditrice fa causa
Imprenditrice di grande successo e sostenitrice abituale di progetti artistici, la trenanovenne Emily Bendell avrebbe tutte le carte in regola per entrare in uno dei bastioni dell'establishment britannico come il Garrick Club, con la sua sontuosa scalinata di legno e la straordinaria collezione d'arte esposta sulle pareti verde menta. Tutte tranne una: è una donna e l'antica istituzione del West End, dove sono di casa politici, attori e persone in vista, nei suoi 189 anni di storia ha aperto le sue porte sempre e solo agli uomini. O meglio: le donne possono entrare ma devono essere accompagnate, non hanno il diritto di diventare socie, non possono accedere ad alcune parti del grande edificio e non possono neppure pagare di tasca loro.


LA TRADIZIONE
Una tradizione mantenuta solo da un pugno di club a Londra White's, Boodle's, Pratt's e il Traveller's Club - e contro la quale Emily Bendell, fondatrice del marchio di lingerie Bluebella, ha deciso di ribellarsi, facendo causa al Garrick. «In sostanza, le donne sono in grado di accedere ai servizi del club come cittadini di seconda classe ma solo alla mercé di un uomo che deve sia invitarle che pagare per loro», ha osservato Jennifer Danvers, l'avvocatessa specializzata in casi di discriminazione che la rappresenta. «Le donne vengono trattate in modo meno favorevole rispetto agli uomini», ha scritto nella lettera inviata alla segretaria del club, Ann Robbie, con la richiesta di rispondere entro il 5 ottobre prossimo. L'accusa è semplice: la regola viola la legge sulle pari opportunità del 2010. Non è la prima volta che il Garrick Club, così come altri luoghi simili, viene incoraggiato ad adattarsi ai tempi, ma tra i suoi 1400 soci l'idea di una piccola rivoluzione non sembra essere popolare: nel 2015 non era stata raggiunta la maggioranza di due terzi necessaria per aprire le porte a tutti, nonostante l'interessamento di membri di spicco come Hugh Bonneville, a suo agio tra i saloni del club come in quelli di Downton Abbey, e Damian Lewis, la star di Homeland. E l'istituzione è stata inevitabilmente oggetto di critiche di alto profilo, come quella della ex presidente della Corte Suprema, la baronessa Hale, che si è lamentata di come molti dei suoi colleghi «abbiano la tessera del Garrick», senza tenere conto del fatto che «i giudici dovrebbero rispettare il principio dell'uguaglianza per tutti».

Nel 2014 un voto al Traveller's Club aveva avuto un esito simile, con alcuni membri che avevano dichiarato di temere l'arrivo delle «voci stridule» delle donne, e l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, aveva restituito la sua tessera per protestare contro l'esito del ballottaggio. Il Garrick ha un legame forte con il mondo dell'arte e del teatro, essendo stato fondato da un attore, e tra i suoi membri c'erano Charles Dickens e Laurence Olivier. È un luogo che porta con sé la forza di una lunga tradizione, a differenza di altre istituzioni della vivace scena londinese dei club per soli membri, più influenti e contemporanee come AllBright, riservato solo alle donne, o l'onnipresente Soho House, particolarmente amato dai creativi e dai giovani attori di cinema e televisione.

Ma se si vogliono cambiare le cose, è a luoghi come Garrick che bisogna puntare, deve aver pensato la Bendell, che già in passato si è data da fare per far spazio alle donne in un mondo come quello delle imprese ancora dominato dagli uomini. Quando fondò Bluebella, nel 2015, con l'idea di produrre biancheria vezzosa ma in grado di far sentire le donne forti e valorizzate, andò a bussare alla porta di milionarie e donne potenti alla ricerca di finanziamenti, visto che «la comunità degli investitori è tutta maschile» e punta solo su prodotti che capisce. Ora Bluebella esporta in molti paesi, ha avuto collaborazioni con giganti come Victoria's Secret e la Bendell ha ricevuto vari riconoscimenti. E, in vena di sfondare soffitti di cristallo, ha deciso di lanciare l'attacco alla roccaforte della mascolinità vecchio stile e di ridefinire una volta per tutte il concetto di «unclubbable», inadatto ai club, delineato tre secoli fa da Samuel Johnson.
Ultimo aggiornamento: 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci