«Franzoni un po' la capisco»: polemiche sul regalo per la festa della mamma. Gli ideatori: «Crisi con i figli lecite ma non è un invito a uccidere»

Un regalo per la festa della mamma "discutibile": nella didascalia dell’immagine si legge «Mamma tvukdb», tradotto: «Mamma ti voglio un casino di bene»

Giovedì 11 Maggio 2023
Tazza Un po' la Franzoni la capisco : scoppiano le polemiche. L'imprenditrice Totaro: «Crisi con i figli lecite ma non è un invito a uccidere»

«Un po’ la Franzoni la capisco». Scoppiano le polemiche sulla tazza postata su Instagram dai lanciatissimi Piattini Davanguardia. Il duo barese, portato alla ribalta nazionale circa un anno fa da Orietta Berti durante Che tempo che fa, è sulla bocca di tutti. Infatti per la festa della mamma, Annagina Totaro e consorte Andrea, hanno pensato di creare una tazza apposita: unico colore, il bianco e una scritta sottile su quattro righe: «Un po’  la Franzoni (grande e in stampatello) la capisco (di nuovo in piccolo)». Il costo? 25 euro. Ricordiamo che lo slogan sulla tazza fa riferimento al delitto di Cogne, quindi alla mamma che fracassa la testa del figliolo con un mestolo, ha scatenato diverse reazioni contrarie. Annamaria Franzoni è infatti stata condannata a 6 anni di carcere più 5 di domiciliari per aver ucciso il figlioletto di 3 anni.

Arriva la risposta di AnnaginaTotaro: «Qui nessuno sta scherzando su una tragedia, tanto meno sta facendo ironia.

Si tratta di una riflessione, punto. Avere una crisi d’ira nei confronti di un figlio è lecito così come tante mamme si sono trovate nella situazione di aver pensato “io lo uccido”. Noi “un po’” la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo quello che ha fatto. Qui nessuno vuole incitare nessuno a uccidere esseri umani. Amen».

Gli stessi inventori e titolari della pagina sottolineano: «La tazza ha più di tre anni, è in commercio già da un po’ e ogni volta che viene condivisa c’è un forte interesse da parte degli utenti», spiega Totaro al telefono, specificando che «non si tratta di ironia ma di black humor». Umorismo nero che contraddistingue la pagina. Oltre a quella tazza, sul sito è infatti in vendita anche la coppia di tazze “Rosa” e “Olindo”. E anche su questi prodotti gli utenti si dividono, tra chi li trova «super» e chi li considera un «regalo particolare, destinato a chi ha un giusto senso ironico del macabro».

 

La spiegazione sulla tazza sul delitto di Cogne continua: «Non vuole mettere in risalto l’omicidio, ma un atteggiamento psicologico che è quello di perdere le staffe con un figlio – sottolinea Totaro –. Mi spiego: mio figlio piange ininterrottamente, sono esaurita, ho un pensiero che mi passa per la testa. “Un po’ la Franzoni la capisco” nel senso che capiamo l’atteggiamento, non stiamo giustificando l’atto».

I commenti e le polemiche

La spiegazione ha però prodotto ancora più polemiche. «Toppa peggio del buco». «La cosa pazzesca è che date ancora spiegazioni invece di togliere immediatamente questo schifo». «Crisi d’ira?». E ancora: «Semplificare la situazione è ancora peggio». I Piattini Davanguardia si sono molto arrabbiati e hanno risposto: «Nessuno sta semplificando la situazione, si tratta semplicemente di un pensiero condivisibile o meno. Nessuno vi costringe a condividerlo». Un utente sui social scrive : «Se scrivevate “io Medea un po’ la capisco” andava bene, perché è un personaggio letterario, non esiste come non esistono i bambini che ha ucciso. Ma qui si parla di una tragedia vera».

«Vi seguo da sempre con grande entusiasmo ma questa proprio no. Terribile», scrive una follower sotto il post. «Dopo questa non ho nessuna intenzione di seguirvi oltre – aggiunge un altro utente -, fuori luogo e oltremodo irrispettoso per un bambino che ha perso la vita. Vi dovreste solo vergognare». Una ragazza si chiede: «Ma come si fa a fare dell’ironia in questo modo? E uno dovrebbe comodamente bere il latte al mattino in questa tazza?».


I commenti di sdegno superano il centinaio. Ma c’è anche chi difende lo slogan: «Ma imparate il black humor prima di fracassare i c******i! – scrive un utente –. Mia suocera, 63 anni, l’anno scorso l’ha adorata e ha riso. Vedo troppi giovani vecchi dentro». E un altro aggiunge un’emoticon divertita e scrive: «Nooo, questa è una frase che dico sempre anche io».

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