L'export del cibo italiano all'estero continua a crescere e nel 2021 registra un +13% verso la storica cifra di 50 miliardi di euro mai registrata nella storia dell'Italia. È un risultato ottenuto nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown in tutti i continenti della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana ma anche favorito il ritorno in tutti continenti alla preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette Made in Italy.
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«L'Italia può ripartire dai punti di forza con l'agroalimentare che può svolgere un ruolo di traino per l'intera economia», ha affermato il presidente Ettore Prandini nel sottolineare però che «per sostenere questo trend di crescita occorre anche agire sui ritardi strutturali dell'Italia e sbloccare tutte le infrastrutture; un deficit che ci danneggia in termini di minor opportunità di export, al quale si aggiunge il maggior costo della bolletta logistica legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci».