I diabetici rischiano più di altre persone di andare incontro a forme gravi di Sars-Cov-2. Uno dei segni distintivi delle più severe forme di Covid-19 è la risposta immunitaria eccessiva che scatena la tempesta di citochine pro-infiammatorie. Bassi livelli di un particolare enzima coinvolto nei processi infiammatori collegati al diabete 2 si riscontrano, quindi, anche nelle forme gravi di Covid.
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Scoperto il legame
Utilizzando un modello murino i ricercatori del Michigan Medicine Departments of Surgery and Microbiology and Immunology hanno scoperto un legame tra l'infiammazione incontrollata e un enzima, chiamato SETDB2, coinvolto anche nell'infiammazione che impedisce la guarigione delle lesioni cutanee in chi soffre di diabete. Nelle cellule immunitarie (macrofagi) di topi con diabete infettati dal Sars-Cov-2, infatti, la concentrazione di questo enzima è più bassa di quella presente in topi non diabetici infetti.
Diabetics are THREE times more likely to develop serious complications and die as a result of Covid-19.
If you have diabetes, you owe it to yourself to make an informed decision about the additional protection that the Covid-19 vaccine can offer you.
#getcovidvaccinated pic.twitter.com/ix9NUngcNN— thepnmparty (@thepnmparty) September 15, 2021
La cura per i diabetici
Analogamente questo avviene nei macrofagi di persone con diabete e Covid grave. Il SETDB2, però, a sua volta, può essere regolato dall'interferone, un gruppo di proteine prodotte dalle cellule per difendersi dall'invasione virale. I ricercatori hanno somministrato ai topi affetti da Covid l'interferone beta, osservando un significativo aumento di SETDB2 e una riduzione dei livelli di citochine infiammatorie. Questo, secondo Katherine Gallagher, autrice senior dello studio, «potrebbe indicare che, trattare i diabetici con l'interferone, specialmente all'inizio dell'infezione da Sars-Cov-2, potrebbe fare la differenza».