Covid e diabete hanno in comune "il meccanismo", ruolo chiave dell'interferone nelle cure

Mercoledì 15 Settembre 2021
Covid e diabete hanno in comune "il meccanismo", ruolo chiave dell'interferone nelle cure

I diabetici rischiano più di altre persone di andare incontro a forme gravi di Sars-Cov-2. Uno dei segni distintivi delle più severe forme di Covid-19 è la risposta immunitaria eccessiva che scatena la tempesta di citochine pro-infiammatorie. Bassi livelli di un particolare enzima coinvolto nei processi infiammatori collegati al diabete 2 si riscontrano, quindi, anche nelle forme gravi di Covid.

A indicare il meccanismo molecolare è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PNAS (Proceedings of the national academy of sciences), che individua anche in un trattamento precoce con l'intereferone beta un possibile aiuto per evitare la temuta tempesta citochinica nelle persone con diabete.

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Scoperto il legame

Utilizzando un modello murino i ricercatori del Michigan Medicine Departments of Surgery and Microbiology and Immunology hanno scoperto un legame tra l'infiammazione incontrollata e un enzima, chiamato SETDB2, coinvolto anche nell'infiammazione che impedisce la guarigione delle lesioni cutanee in chi soffre di diabete. Nelle cellule immunitarie (macrofagi) di topi con diabete infettati dal Sars-Cov-2, infatti, la concentrazione di questo enzima è più bassa di quella presente in topi non diabetici infetti. 

La cura per i diabetici

Analogamente questo avviene nei macrofagi di persone con diabete e Covid grave. Il SETDB2, però, a sua volta, può essere regolato dall'interferone, un gruppo di proteine prodotte dalle cellule per difendersi dall'invasione virale. I ricercatori hanno somministrato ai topi affetti da Covid l'interferone beta, osservando un significativo aumento di SETDB2 e una riduzione dei livelli di citochine infiammatorie. Questo, secondo Katherine Gallagher, autrice senior dello studio, «potrebbe indicare che, trattare i diabetici con l'interferone, specialmente all'inizio dell'infezione da Sars-Cov-2, potrebbe fare la differenza».

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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