Il Tg Leonardo parlava di un virus creato in Cina. Gli scienziati: non è il Covid-19

Mercoledì 25 Marzo 2020
Il Tg Leonardo parlava di un virus creato in Cina. Gli scienziati: non è il Covid-19
Cinque anni fa, in un servizio della rubrica scientifica Tg3 Leonardo, si parlava di un supervirus fabbricato nei laboratori cinesi che destava allarme nella comunità scientifica. «Il virus resta chiuso nei laboratori, ovvio. Serve per motivi di studio. Ma vale la pena correre questo rischio e creare una minaccia così grande?», era la domanda posta nel servizio andato in onda il 12 novembre del 2015. In simultanea e in tutta Italia riempie le chat di tutti gli smartphone, il servizio fa il giro del mondo. E scatena un vero e proprio putiferio, tanto che il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin, spiega che quel servizio fu tratto da una pubblicazione della rivista Nature.
La stessa rivista che proprio tre giorni ha chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il Covid-19, di origine naturale.
Gli esperti dunque escludono che il Covid-19 abbia a che fare con il super-virus creato nei laboratori.

Il servizio. Alcuni scienziati cinesi, spiegava il servizio di Tg3 Leonardo del 2015, «hanno creato un organismo modificato innestando una proteina superficiale di un coronavirus trovato nei pipistrelli della specie "Naso a ferro di cavallo", che provoca la Sar, nei topi. Si sospettava che la proteina potesse rendere adatto il virus a colpire l'uomo e l'esperimento lo ha confermato. Questa molecola SHCO14 permette al coronavirus di attaccarsi alle cellule respiratorie degli uomini scatenando la sindrome. L'organismo può inoltre contagiare l'uomo direttamente dai pipistrelli». Un esperimento, conclude il servizio, che ha scatenato polemiche. «Sarebbe prudente non mettere in circolazione organismi che possono sfuggire al controllo».

  Gli scienziati. Intervengono gli scienziati per fare chiarezza. Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano, esclude una connessione tra i due virus: «Il video della puntata di TgR Leonardo, che sta circolando sui social, in effetti fa impressione, ma già all'epoca la ricerca pubblicata su 'Nature Medicinè fece divampare una polemica all'interno della comunità scientifica, su opportunità e rischi di questa ricerca. Ebbene, possiamo dire che quello che causa Covid-19 non è lo stesso virus dello studio del 2015, e che questo Sars-Cov-2 ha avuto un'origine naturale. Ormai sono numerosi gli studi che hanno esaminato le caratteristiche genetiche del nuovo coronavirus, e tutti concordano: Sars-Cov-2 ha avuto un'origine naturale, ed è passato all'uomo dai pipistrelli».

Spiega Ilaria Capua, la virologa che dirige l'One Health Center of Excellence, all'Università della Florida: «Il Covid-19 è un virus che deriva dal serbatoio selvatico. Non sappiamo ancora quante specie animali abbia colpito prima di arrivare all'uomo. Vorrei dire ai complottisti che il codice a barre, la sequenza, di quel virus di cui si parla nel TgrLeonardo, è parte integrante della pubblicazione. Se il Covid-19 fosse stato vicino a quel virus lì lo avremmo saputo subito il giorno dopo». Anche per Roberto Burioni si tratta di una «scemenza», il Covid-19 è «completamente naturale».

La politica. Intanto però l'onda lunga è partita e anche in politica scoppia la bagarre, con le opposizioni che attaccano e chiedono al Governo di fare chiarezza. In prima fila Salvini e Meloni, che chiamano in causa direttamente Conte e Di Maio. «Incredibile! - scrive il capo della Lega postando il video su Facebook e preannunciando un'interrogazione parlamentare - Da Tgr Leonardo del 16.11.2015 servizio su un supervirus polmonare creato dai cinesi con pipistrelli e topi, pericolosissimo per l'uomo (con annesse preoccupazioni)». Proprio dalla Lega parte poco dopo un'interrogazione urgente al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Anche la leader di Fratelli d'Italia incalza: «Vogliamo la verità. La Cina ha mentito sul virus». A cui segue, anche qui, un'interrogazione parlamentare del partito che chiede al Governo di accertare tutto urgentemente. «Non ho visto il servizio, ma ho referenze che non è così», ha detto a proposito il premier Giuseppe Conte.




I complottisti. Quella che il nuovo coronavirus sia un prodotto sintetico è una delle prime fake emerse insieme all'epidemia, ma non ha mai avuto nessuna prova scientifica, anzi.

A generare la bufala è stata, lo scorso gennaio, un'intervista di un ex ufficiale israeliano al Washington Times, un sito di destra già noto per aver rilanciato altre teorie cospirazioniste, come quella che l'ex presidente Usa Obama fosse musulmano. Pochi giorni dopo lo stesso autore, Danny Shoam, ha smentito parzialmente, dicendo di non avere prove. A rafforzare le ipotesi complottiste c'era poi il fatto che a Wuhan esiste l'unico laboratorio di alta sicurezza della Cina, che però ha avuto l'ok ad operare solo nel 2018, tre anni dopo lo studio citato dal servizio di Tg3 Leonardo.

Le ricerche. In realtà tutte le ricerche condotte sul Sars-Cov-2 finora non hanno trovato prove di una presunta origine 'sinteticà. Gli esperti hanno in particolare confrontato il gene per una proteina chiave nel processo infettivo, una proteina dell'involucro esterno del virus (chiamata 'spikè, da punta o spina) che gli serve per attaccarsi, entrare e infettare le cellule umane. Questa e altre «caratteristiche del virus, la sequenza genetica di RBD e la spina dorsale del virus - hanno concluso gli autori dello Scripps Research Institute di La Jolla - ci portano a scartare l'ipotesi della manipolazione di laboratorio come possibile origine del SARS-CoV-2». Al coro degli scienziati intervenuti per spegnere le preoccupazioni si è unito Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza e rappresentate Oms, sottolineando come l'ipotesi sia destitutita di ogni fondamento.
Il Codacons comunque porterà il video del Tg3 alla Procura della Repubblica di Roma.
 

 
 
 
Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 15:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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