Ok alle pene più severe previste dal reato di omicidio stradale, ma niente revoca automatica della patente, a meno che il conducente non sia ubriaco o drogato. Così la Corte Costituzionale sulla legge 41 del 2016. Intanto, la Polstrada rilancia l'allarme per l'uso del cellulare alla guida e chiede il ritiro della patente già alla prima violazione del divieto. In troppi alla guida col cellulare o altri dispositivi, ormai la causa principale degli incidenti. E la Polizia stradale chiede il ritiro della patente già alla prima violazione del divieto.
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Intanto, dalla Corte costituzionale arriva il via libera alle pene più severe previste dal reato di omicidio stradale, ma niente revoca automatica della patente, a meno che il conducente non sia ubriaco o drogato. Supera dunque il vaglio di costituzionalità la legge 41 che ha introdotto il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali gravi o gravissime, inasprendo le sanzioni. La Corte ha però dichiarato l'illegittimità costituzionale l'automatica revoca della patente di guida in tutti i casi di condanna per omicidio e lesioni stradali. Sta al giudice valutare, caso per caso, se applicare, in alternativa alla revoca, la meno grave sanzione della sospensione della patente. Sì alla revoca automatica, invece, in caso di condanna per reati stradali aggravati dallo stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica per l'assunzione di droghe.
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E nuove norme si preparano ad essere inserite nel Codice stradale.