Marco Morosini, laureato e con un master, sceglie di fare il bidello: «Almeno ho uno stipendio fisso»

Dopo la laurea in scienze della comunicazione, il 25enne di Macerata lavora in un istituto di infanzia a Recanati

Lunedì 17 Ottobre 2022
Bidello laureato e con un master, la scelta di Marco: «Almeno è uno stipendio fisso»

Ha una laurea e un master ma ha scelto di lavorare come collaboratore scolastico, cioè bidello. La storia di Marco Morosini, 25 anni, laureato magistrale in scienze della comunicazione (110 e lode) e con un master in Marketing - anch'esso con il massimo dei voti - sta facendo discutere. Il ragazzo, orginario di Macerata subito dopo la laurea aveva mandato il curriculum per lavorare come personale collaboratore a scuola. Durante la pandemia nel 2020 era arrivata l'assunzione per una supplenza del bidello all'Istituto di Infanzia Aldo Moro a Recanati stipendio lordo da 1300 euro con 36 ore settimanali. 

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La scelta di Marco: «Almeno non è uno stage»

Quando è stato chiamato Marco ha preso l’occasione al volo. «Almeno non era uno stage ma un lavoro vero, pagato tutti i mesi. Mi ero iscritto anche alle graduatorie per fare il segretario, ma non mi hanno mai preso» racconta al Corriere. Ora è passato a un regime di Part Time, con una paga di 650 lordi al mese e il tempo di studiare per la sua seconda laurea in Economia Aziendale indirizzo Relazioni del lavoro.

Per il futuro Marco, che è anche giornalista pubblicista dal 2019, ha tanti progetti, dal lavorare in un'azienda al rimanere nel mondo della scuola, come Preside o come dirigente contabile e amministrativo della scuola (che sono le due figure "dirigenziali" di ogni istituto).

 

Per ora tra le sue mansioni come collaboratore scolastico in un asilo rientra un po' tutto, dal pulire i pennelli ad accompagnare al bagno i bambini: «È un lavoro umile ma di grande responsabilità, perché dai bidelli dipende non solo la vigilanza e la pulizia dei locali, ma anche la sicurezza degli alunni durante l’intervallo, l’assistenza ai disabili, il carico-scarico dei materiali» racconta. Marco però ci mette tutto sé stesso, applicando anche gli studi di pedagogia e psicologia al liceo delle scienze umane: non sgrida mai gli alunni e, visto che suona il pianoforte, le è capitato anche di portare una tastiera a scuola e di cantare insieme ai bimbi. Il lavoro a scuola, dice è stato tra le esperienze professionali più formative e gratificanti che ha fatto. 

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Laureati tra i collaboratori scolastici 

Per diventare collaboratore scolastico non è richiesta la laurea, ma solo il diploma professionale di almeno 3 anni. Per essere assunti non c’è un concorso, bastano i titoli e 24 mesi di servizio. In Italia sono 130mila  i collaboratori scolastici, di cui circa 15mila sono under 34. E tra questi tanti giovani come Marco, anche laureati: Pensavo di essere l'unico ha confidato ai giornalisti «Ma dopo che il mio nome è finito nelle cronache locali, ho ricevuto tantissimi messaggi di gente come me»   

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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